“Mi autosospendo per senso di responsabilità e per rispetto dell’organismo parlamentare che svolge funzioni importanti che concernono lo studio e l’inchiesta su fatti connessi alla legalità ed alla lotta alla criminalità mafiosa”. Lo dice il deputato regionale della Lega e sindaco di Cerda, Salvo Geraci, che è stato indagato dalla Procura di Termini Imerese per tentata concussione, falso e abuso d’ufficio. Avrebbe indotto il capo della Polizia municipale a far passare la processione del venerdì santo sotto casa di un boss.
“Per la mia attuale posizione di indagato per fatti che esulano dalla mafia, come risulta dagli atti di due procure, Termini Imerese e Dda Palermo, e ribadito dal mio legale avvocato Vincenzo Lo Re, e sebbene non ci siano automatismi per il disimpegno del ruolo di parlamentare membro dell’Antimafia per il quale sono compatibile ai sensi del regolamento approvato dalla stessa – dice Geraci – ho ritenuto di autosospendermi per evitare che la strumentalizzazione da parte di qualche ‘sciacallo’ la faccia da padrona rispetto al mio diritto a difendermi”.
Apprezzamento giunge dal presidente della commissione Antonello Cracolici: “Apprezzo il gesto dell’onorevole Salvo Geraci di aver assunto autonomamente la decisione di autosospendersi, evitando, così, un imbarazzo complessivo alla commissione regionale Antimafia”.