C’è un signore di 45 anni che scrive poesie, certe volte con atmosfere degne di Jorge Amado e della sua Bahia de todos os santos:

“Arriva da sud questo abbraccio di foglie,
profumo di gelsomino e cannella.
Ti racconto questo spettacolo di ombre distese,
il colore sempre nuovo del mare,
le voci della piazza ed il peso dei giorni”.
C’è un signore con la barba che nella sua isola inventa un museo che vola silenzioso: il museo delle farfalle.
C’è un signore ciclista accusato d’aver trasformato il pregiato centro storico in ciò che Dante pensava forse diventata la “serva Italia”

C’è un signore appassionato di musica che sui social posta Mina e Calcutta, i Culture Club e Salvador Sobral. George Michael con i Queen in omaggio al divo Freddy e Vinicius de Moraes, Elisa e Alanis Morisette e Pink e la meravigliosa Lauryn Hill. C’è un signore nato sotto il segno della vergine cui imputano d’essere stato il volto ambiguo e presentabile, ergo più pericoloso, della peggior giunta della storia della città da Archimede ai giorni nostri.
C’è un signore impegnato che mette on line citazioni di Vittorini: “La verità non rischia niente a passare per un periodo di abiezione: non il suo avvenire né la sua gioventù. Quello che non deve mai venire meno è il nostro sforzo di intrattenerla, comunque, tra noi uomini.”

C’è un signore siciliano che stava a Milano e dirigeva Gay Tv e si candidava con la Moratti e poi, tornato in patria, s’è scoperto un po’ renziano. C’è un signore elegante che, diventato vicesindaco dal nulla, ha riaperto un teatro comunale che era chiuso da 60 anni.C’è un signore riccioluto che secondo alcuni è losco assai, secondo altri è un santo. C’è un signore dotato di superpoteri che in 15 giorni ha fatto due miracoli: ha rimesso assieme la sinistra, ma soprattutto (cosa davvero incredibile dinanzi alla quale la scienza si è arresa e già s’interrogano commissioni papali e stregoni amazzonici) ha vinto le elezioni. Il signore si chiama Francesco Italia ed è il nuovo sindaco di Siracusa.