L’esperienza di “Sud chiama Nord” va avanti, ma senza Dino Giarrusso. Ad annunciarlo è Cateno De Luca, che aveva fondato il movimento assieme all’ex Iena, presentandolo all’Ars. Come confermato nel corso di una diretta, alla fine hanno prevalso le “diversità di vedute su come combattere la banda bassotti politica, che secondo me si combatte sul campo e nel proprio territorio. Ognuno di noi – ha detto De Luca – ha una provenienza e le candidature all’uninominale devono essere connesse alla propria provenienza. Un punto su cui non ci siamo trovati più. Nulla di strano, le divergenze in politica capitano”, ha rassicurato l’ex sindaco di Messina prima di volare a Roma per tre giorni di incontri serrati che serviranno a definire alcuni apparentamenti. Giovedì mattina è prevista una conferenza stampa a Montecitorio per la presentazione del progetto. “Non partecipare alle Politiche in caso di Election Day – ha aggiunto De Luca – per noi sarebbe stato un suicidio politico”. Poi l’annuncio: “Potrei candidarmi al Senato contro Pogliese nella sua Catania”.
Nei giorni scorsi anche Vittorio Sgarbi ha preso le distanze dal progetto di De Luca per “l’improvvisa accelerazione della situazione politica nazionale. Il quadro politico – aveva spiegato il critico d’arte – impone posizioni certe e non avventurose e, per quello che mi riguarda, una coerente posizione rispetto al Centrodestra, in ordine alla mia posizione nel gruppo misto con la componente “Noi con l’Italia-Rinascimento”. Proprio per questo, dopo una iniziale adesione al progetto di Cateno De Luca con la lista “Sicilia Vera-Rinascimento Sgarbi”, mi vedo costretto a ritirare la mia adesione al suo progetto, per la stessa coerenza da lui affermata con la sua scelta solitaria”.