Il bullo, al quale Musumeci ha consegnato l’amministrazione dei conti pubblici, ha balbettato l’altro ieri, davanti all’Assemblea regionale, alcune giustificazioni nel tentativo di scaricare su altri colpe che sono esclusivamente sue. Il dato incontestabile è che dalla fine di aprile, giorno in cui è stata approvata la Finanziaria di cartone, la Regione non riesce a spendere un solo euro. La crisi diventa sempre più acuta ma il governo di Palazzo d’Orleans non riesce ad aiutare nessuno. Per coprire gli assegni a vuoto con i quali il bullo ha imbottito la Finanziaria, è necessario sbloccare i fondi che l’Europa aveva programmato per altri interventi. Occorre una trattativa. Ma dopo cento giorni Bruxelles contesta grossolani errori di metodo e di merito. Gli asinelli della Regione confondono i POC con i FESR e sbagliano pure le cifre. Ma nessuno li mette dietro la lavagna.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Fra bulli e asinelli non c’è più un euro
bilanciofinanziariagaetano armaonello musumeciregione siciliana
-
Articoli Correlati
-
C’è aria di festa
nel retrobottegaProvate e tendere l’orecchio verso Palazzo d’Orleans. Capirete, dalla musica e dal fracasso, che nel…
-
Il dritto e il rovescio
di uno spot di SchifaniDopo la giravolta sull’autonomia differenziata e la capriola sulla riconferma di Marco Betta al vertice…
-
Trottolino Schifani
alla fiera di BettaTrottolino Schifani, che già ha fatto la sua bella giravolta sull’autonomia differenziata, ha voluto esibirsi…