La prima uscita di Caterina Chinnici con la nuova casacca di Forza Italia è a Milano, dove è in corso la due giorni del partito azzurro. A presentarla ed accoglierla sul palco sono Antonio Tajani, Ministro degli Esteri, e la “sorella di dolore” Rita Dalla Chiesa. La Chinnici parla a braccio, chiarisce la sua collocazione (“Ho aderito al Ppe, e quindi alla delegazione di Forza Italia, ma da indipendente”). Un passaggio che la stessa Chinnici dice essere arrivato al termine di una “discussione difficilissima”.
Il legame con Tajani è forte: “Ci siamo conosciuti circa dieci anni fa al parlamento europeo. Mi ha sempre sostenuto nel mio lavoro ed è sempre stato presente alle iniziative che organizzo per ricordare mio padre”. La politica resta ai margini di un dibattito che, più che affrontare il tema della legalità, si concentra sul ricordo dei due ‘padri’: Rocco Chinnici, ucciso dalla mafia il 29 luglio 1983, e Carlo Alberto Dalla Chiesa, ucciso dalla mafia il 3 settembre 1982. “Io ricordo- dice Chinnici- quando arrivò a Palermo il generale Dalla Chiesa e il rapporto che si creò con mio padre, due uomini duri e autorevoli che condividevano lo stesso impegno, l’obiettivo comune di contrastare la mafia. E quando arrivò la telefonata per comunicarci l’uccisione del generale Dalla Chiesa, negli occhi di mio padre ho letto la certezza che sarebbe toccato anche a lui”.
Oggi la convention è proseguita con l’atteso intervento video di Silvio Berlusconi, che ha registrato un messaggio dal San Raffaele, dov’è tuttora ricoverato. “Eccomi, sono qui per voi, per la prima volta in camicia e giacca dopo oltre un mese”. Seduto a una scrivania con un plico di fogli davanti, due copie di un suo libro e un bicchiere d’acqua, sullo sfondo un cartellone di Forza Italia, la bandiera tricolore e quella europea, l’ex premier pronuncia il suo discorso con voce a tratti affaticata.
“Qualche notte fa, qui al San Raffaele mi sono svegliato improvvisamente con una domanda in testa che non riuscivo a mandare via. ‘Ma come mai sono qui? Ma che ci faccio qui? Per cosa sto combattendo io qui?’. Vicino a me vegliava la mia Marta. Anche a lei posi la stessa domanda. ‘Perché siamo qui?’. E lei mi disse “Siamo qui perché hai lavorato tanto, ti stai impegnando molto perché per salvare la nostra democrazia e la nostra libertà’. E questo voglio ricordarlo, voglio raccontare anche a voi quel che ho pensato e passato, anche se so che il farlo mi emozionerà davvero”.
Berlusconi nel suo intervento ha raccontato come tra il 1993 e il gennaio 1994 maturò l’idea della sua discesa in campo. E poi ha aggiunto: “Noi siamo il pilastro essenziale e leale di questa maggioranza, siamo la spina dorsale di questo Governo. Per questo siamo in campo, per far sì che le sue decisioni siano davvero corrette, giuste, equilibrate”. “Forza Italia è per noi come una religione laica, la religione della libertà di cui parlava Benedetto Croce, una religione del cuore, della mente, un impegno verso noi stessi, i nostri figli, gli italiani. Mi raccomando, andiamo avanti così, con convinzione, entusiasmo, passione. Nessuno riuscirà a sconfiggerci, vedrete che gli italiani ci considereranno i loro santi laici, i santi della loro libertà e del benessere. Sarò con voi con lo stesso entusiasmo e lo stesso impegno del ’94, il futuro è delle nostre idee, il futuro ci deve garantire una vera e completa libertà”.
Protagonista dell’ultima giornata di convention anche il governatore siciliano Renato Schifani, che sui social ha sfoggiato le foto della sua corazzata: presenti quasi tutti, compreso l’assessore all’Economia Marci Falcone. “L’antimafia l’ha fatta Silvio Berlusconi con le sue leggi che sono state le più dure, è stato lui a voler stabilizzare il carcere duro, in un partito che ha fatto la vera antimafia, con le leggi e non con le chiacchiere”, ha detto Schifani. Poi il presidente della Regione ha celebrato l’ingresso di Giancarlo Cancelleri nel partito, ascrivendosene il merito: “E’ molto importante che Forza Italia non sia autoreferenziale, ma che si apra, come stiamo facendo in Sicilia: un partito aperto, con tante adesioni come quella di Giancarlo Cancelleri che era uno dei leader del M5s. Dobbiamo sforzarci di fare questo anche a livello nazionale. Mi auguro si vada in questa direzione. La nostra coerenza paga e siamo pronti a raccogliere altri consensi in quell’area moderata senza partito che ci guarda con attenzione”.