L’Ars, in seguito alla riscrittura presentata questa mattina dal governo, ha dato il via libera alla stabilizzazione di 4.571 lavoratori Asu, a 14 ore settimanali. Oltre ai 37 milioni già stanziati come negli scorsi anni per il pagamento del sussidio, il governo ha aggiunto ulteriori 10 milioni per il 2021 e per il 2022 e 2023. “Si chiude una pagina del precariato storico – dice l’assessore regionale al Lavoro, Antonio Scavone – riconoscendo a circa 5 mila persone, che da decenni lavorano all’interno di enti pubblici, lo status di lavoratori. Questa norma è il frutto del lavoro costante che in questi mesi si è sviluppato attraverso il tavolo di consultazione sociale permanente sulle problematiche relative al personale Asu istituito presso il dipartimento Lavoro e che ha visto la partecipazione fattiva delle organizzazioni sindacali. Ai Comuni e a tutti gli enti utilizzatori, come ad esempio le Asp, verrà concesso un contributo per consentire la stabilizzazione di tali lavoratori con un contratto a tempo indeterminato. L’art.46 – conclude l’assessore al Lavoro – prevede inoltre ulteriori benefici come la fuoriuscita volontaria dal bacino e l’accompagnamento alla pensione per gli aventi diritto”.
Il risultato è salutato con soddisfazione da tutte le forze politiche, a partire da Diventerà Bellissima: “Finalmente potranno sottoscrivere con gli enti utilizzatori contratti a tempo indeterminato, anche con rapporti di lavoro a tempo parziale”. Parla di vittoria anche il M5s: “Da oggi i lavoratori ASU – spiega Di Caro – sono lavoratori di fatto e di diritto. Da decenni prestano la loro opera nei nostri Comuni, ma non hanno mai avuto nessuna garanzia circa il loro destino professionale, non hanno mai visto versato un euro di contributi e sono stati utilizzati come vero e proprio bancomat elettorale da indirizzare a seconda degli umori del candidato di turno. Io ed il mio gruppo parlamentare siamo vicini a questi lavoratori e alle loro famiglie e vogliamo condividere con loro la soddisfazione per questo risultato”.
Il Pd punzecchia: “Purtroppo il governo Musumeci ha respinto la nostra richiesta di aumentare i fondi destinati alla stabilizzazione dei lavoratori ASU di ulteriori sei milioni per garantire almeno 18 ore di lavoro settimanali per il funzionamento degli uffici comunali. Il PD ha contestato al governo Musumeci che i fondi stanziati per la stabilizzazione siano stati sottratti dal fondo dei Comuni e insisterà – concludono i parlamentari- nel chiedere al governo regionale di farsi carico dell’incremento di ulteriori fondi”.
Approvato l’articolo 24 bis che istituisce il Fondo di solidarietà per i Parchi archeologici regionali le cui entrate, ad oggi limitate, non consentono di poter effettuare una compiuta programmazione delle attività. “Quello di oggi è un risultato molto importante perché introduce una norma di buon senso – dichiara l’assessore dei Beni culturali e dell’identità siciliana, Alberto Samonà – che offre un importante aiuto fondamentale ai Parchi archeologici più giovani che ancora non hanno raggiunto livelli di autonomia economica e li sostiene nella programmazione delle proprie attività. Il fondo prevede che il dieci percento delle risorse derivanti dallo sbigliettamento dei Parchi di cui ai Titoli I e II della legge regionale 3 novembre 2000, n. 20, per il triennio 2021/2023, vengano destinati a finanziare le spese di funzionamento, fruizione e valorizzazione dei Parchi con insufficiente dotazione economica. In questo modo si potrà potenziare l’offerta culturale di tantissimi siti archeologici di tutta la Sicilia”.
Esaurita anche la rubrica sulla sanità: “Grazie ad alcune norme appena approvate nella Finanziaria regionale – dice Alessandro Aricò, capogruppo di Diventerà Bellissima – i siciliani potranno godere di un migliore accesso alle cure e all’assistenza sanitaria. Ad esempio, per i bimbi affetti da atrofia muscolare spinale è stata estesa la possibilità di potere essere curati con la terapia genica Zolgensma. Inoltre, ci sarà una maggiore accessibilità alla terapia antidolorifica prescrivibile per l’endometriosi che affligge molte donne. Sempre nel settore della Sanità, è arrivato il via libera ai test genici pre-parto, sono stati aumentati sia i fondi destinati alle Borse di studio mediche che quelli previsti per le partorienti delle isole minori”. “Dopo l’approvazione della legge sull’endometriosi – spiega De Luca, M5s – oggi è stato compiuto un passo concreto, per centinaia di donne siciliane che patiscono dolori lancinanti a causa di questa patologia poco conosciuta e quindi spesso diagnosticata tardivamente in stato avanzato. Il legislatore regionale deve proseguire nel percorso virtuoso intrapreso e investire risorse nella prevenzione e nella formazione dei medici in modo da consentire una diagnosi sempre più precoce, unico vero mezzo di contrasto alla patologia”.
Disco verde anche per la norma sull’incremento a 30 del monte ore settimanale per i medici veterinari specialistici, che raccoglie il plauso di Tommaso Calderone, capogruppo di Forza Italia: “A nome di tutto il gruppo di Forza Italia all’Ars, esprimo grande soddisfazione per il buon esito dei lavori. Il primo ringraziamento va al Presidente Savona, primo firmatario della norma. A seguire il Presidente Margherita La Rocca Ruvolo cofirmataria insieme a me. Ringrazio altresì tutti coloro hanno creduto in tale opportunità. Usando un termine ciclistico, è stata una corsa a tappe, oggi abbiamo finalmente raggiunto il traguardo”.
La giornata di ieri
Un’altra giornata di Finanziaria, dedicata alla rubrica sugli enti locali, si chiude senza il piatto forte. Tra i quindici articoli approvati da Sala d’Ercole, svetta il riconoscimento di 1,25 milioni di euro (di cui il 60% come anticipazione di cassa) per i Comuni impegnati dal fenomeno migratorio (art. 38): si tratta di Lampedusa e Linosa, Pozzallo, Augusta, Porto Empedocle e Siculiana. “Domani – spiega il capogruppo dei Cinque Stelle, Giovanni Di Caro – speriamo di poter approvare la norma oggi accantonata che prevede l’avvio del percorso di stabilizzazione per gli ASU siciliani. Quello che abbiamo riscontrato però è un certo irrigidimento delle posizioni dell’assessore regionale all’Economia Gaetano Armao dopo che ci siamo opposti al fatto che la Regione volesse mettere le mani in tasca ai pensionati della Regione. L’assessore Armao ha praticamente congelato ogni forma di negoziazione per modificare in meglio la Finanziaria. La partita è ancora lunga e dobbiamo continuare a lavorare bene sugli articoli anche nelle commissioni per migliorare il testo nell’interesse dei cittadini siciliani”.
L’assessore ai Trasporti Marco Falcone, invece, commenta l’approvazione da parte dell’Assemblea regionale dell’articolo 48 relativo alle misure di sostegno alle cooperative dei tassisti. Si tratta dell’erogazione di 700mila euro per ciascuno dei prossimi tre anni. “Sarà il dipartimento delle Infrastrutture – spiega Falcone – a delineare le modalità di accesso ai contributi e l’erogazione, di concerto con l’assessorato all’Economia. Si tratta di una misura che il governo Musumeci ha voluto a garanzia di un servizio pubblico di forte valenza, nonché di un settore che continua a patire ancora oggi le conseguenze dell’emergenza Covid-19 e della drastica riduzione di mobilità e turismo in Sicilia”. Il governo, anche per bocca del presidente Musumeci, ha promesso di affrontare la questione di ristori dal giorno immediatamente successivo all’approvazione della Finanziaria. In palio 200 milioni per tutte le categorie e comparti, ovviamente a valere su risorse extraregionali.
Il segretario del Pd Barbagallo si sofferma, invece, sull’approvazione dell’articolo 43, che prevede uno stanziamento di 2 milione di euro in favore dei comuni in condizioni di squilibrio strutturale di bilancio. “In una manovra senza risorse economiche questa è una vera e propria boccata di ossigeno per gli Enti locali in difficoltà che potranno così accedere ad un fondo di rotazione dedicato a questa specifica condizione”, dice Barbagallo. Mentre il collega di partito Lupo, parlando dell’articolo 36 (per il momento accantonato), spiega che le risorse del fondo perequativo stanziate per gli enti locali, pari a 320 milioni di euro, “sono del tutto insufficienti: i Comuni non possono più sostenere costi che dovrebbero essere a carico della Regione per il trasporto degli studenti, per l’accoglienza delle donne nei centri antiviolenza, per il ricovero dei minori disposto dall’autorità giudiziaria e per il randagismo”.
E’ stata approvata anche una norma del Movimento 5 Stelle, proposta da Giampiero Trizzino, che prevede la creazione di un fondo regionale di mezzo milione di euro che servirà ai comuni a sostenere le spese per le demolizioni degli immobili abusivi (art. 41). “Il fondo di rotazione per le demolizioni degli abusi edilizi – spiega Trizzino – è una norma immaginata e voluta dal M5S Sicilia, prima ancora della riforma urbanistica, ed è un successo per la tutela del territorio siciliano. La norma, appena approvata al Parlamento regionale, aiuta economicamente i Comuni a procedere alle attività di recupero e ripristino dei luoghi deturpati da abusi edilizi per i quali è stata già emessa l’ordinanza di demolizione. Siamo molto orgogliosi di questo successo che dimostra ancora una volta la vena ambientalista che ha contraddistinto il lavoro del M5S in Sicilia”.