Posizioni critiche verso l’Ucraina se non proprio filorusse, propaganda anti-israeliana, antioccidentale, anti-Europa, no vax, negazionismo del covid, conservatorismo cattolico più spinto, terrapiattismo. Ex comunisti, leghisti della prima ma anche della seconda ora, vecchi 5 stelle, sovranisti. C’è un po’ di tutto nelle due liste antisistema che sono riuscite a presentarsi per le elezioni europee: Pace terra dignità, lanciata da Michele Santoro (esclusa al Nordovest), e Libertà, capitanata da Cateno De Luca. Due galassie, o forse meglio dire sistemi solari visto le dimensioni elettorali, separate ma comunicanti, con tematiche si trovano sia da una parte che dall’altra: si va da un generico pacifismo a teorie complottiste fatte e finite.
Simili i contenuti e, in parte, anche gli elettorati, ma ben diverse le due formazioni. I candidati di De Luca sono soprattutto outsider poco conosciuti, mentre Santoro ha messo in campo una squadra in cui compaiono molti “vip”, volti noti per la loro presenza nei talk, sui social o sulla stampa. Come Ginevra Bompiani, nota per le sue posizioni filorusse sul conflitto in Ucraina e con lei Fiammetta Cucurnia, ex compagna di Giulietto Chiesa. O Come Nicolai Linin, l’autore del bestseller Educazione siberiana (2009) noto per le critiche verso l’Ucraina e che – citiamo per stare al passo coi tempi – in occasione del primo maggio condivideva sui social i video della cattura russa di alcuni carri armati a marchio Nato. Continua su Huffington Post