Una unità della Guardia di finanza ha aperto il fuoco sparando in aria alcuni colpi d’arma da fuoco contro un peschereccio tunisino che non s’è fermato all’Alt e che, tentando di scappare, ha speronato una motovedetta. Il motopesca “Mohanel Anmed”, dopo l’inseguimento in acque internazionali, è stato bloccato dai militari delle Fiamme gialle. Il comandante del peschereccio, che si trova adesso a Lampedusa, è stato arrestato con le accuse di resistenza e violenza contro nave da guerra e rifiuto di obbedire a nave da guerra. L’imbarcazione tunisina era impegnata in una battuta di pesca a 9 miglia circa dalla costa di Lampedusa, in acque territoriali italiane. E’ scattato il controllo da parte di Guardia costiera e Guardia di finanza, ma il natante non solo non s’è fermato ma ha anche speronato una motovedetta italiana. E’ scattato l’inseguimento in acque internazionali, durante il quale, prima di abbordare il peschereccio, sono stati esplosi alcuni colpi di mitraglia in aria a scopo intimidatorio. Sul motopesca, che era impegnato in una battuta all’interno delle acque territoriali italiane e che è stato sottoposto a sequestro, non c’erano migranti né droga o armi. L’episodio è avvenuto nella giornata di ieri.
“Un plauso da parte mia e del Parlamento siciliano alla Guardia di finanza per avere fermato, al largo di Lampedusa, un peschereccio tunisino, che stava pescando illecitamente nelle acque italiane e arrestato il comandante, che aveva ignorato l’alt della motovedetta delle fiamme gialle”. Così, in una nota, il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè.
“L’ennesimo atto che prova l’illeicità e i mancati controlli del governo tunisino sulle sue stesse coste – ha commentato l’on. Antonio Catalfamo, capogruppo all’Ars per la Lega – cosa ci facevano nelle nostre acque? Occorre maggiore sicurezza e presidi nel canale di Sicilia, lo ribadiamo da mesi. Trafficanti di migranti, pirati, pescatori abusivi. Questo tratto di mare è diventato per colpa del governo Conte un paradiso per criminali. Ai militari della finanza che sono intervenuti per difendere i diritti dei pescatori siciliani va il nostro plauso e la nostra gratitudine.”