“L’ottima operazione della DIA a Bellolampo conferma, ancora una volta, come gli interessi criminali nel ciclo dei rifiuti in Sicilia siano in grado di intercettare, attraverso la corruzione, fiumi di denaro pubblico. Anche a Bellolampo emerge con chiarezza quanto già contenuto nella relazione della commissione regionale Antimafia pochi mesi fa: vi è una forte commistione criminale tra interessi privati e funzionari pubblici corrotti. Quanto emerso nelle ultime settimane, attraverso diverse inchieste che hanno interessato l’intero territorio della regione, rinnova l’urgenza di interventi di natura politica. In questo senso le decisioni della RAP di procedere ad una sorta di commissariamento di Bellolampo e alla sua costituzione di Parte civile sono segni importanti. Alla ripresa dei lavori della Commissione antimafia sarà opportuno valutare l’apertura di una specifica attività di indagine su quanto avvenuto nel e attorno al principale sito pubblico di conferimento e trattamento della Sicilia”. Lo dichiara Claudio Fava, Presidente della Commissione regionale antimafia in merito agli arresti eseguiti nelle ultime ore dalla Direzione investigativa antimafia di Palermo.
Paolo Mandarà
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Fava: un’inchiesta sulla discarica
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