Claudia Fava, deputato regionale dei Cento Passi, lascia la presidenza della commissione Antimafia dell’Ars, per impegnarsi nelle primarie del centrosinistra, che porteranno, entro fine luglio, a individuare il candidato unitario alla presidenza della Regione. L’addio di Fava arriva dopo l’approvazione delle ultime due relazioni: quella dell’Azienda trasporti siciliana, finita in una inchiesta della Procura di Palermo, e sugli incendi che hanno devastato la Sicilia l’anno scorso.
Fava ha ricordato che la commissione, in quattro anni e mezzo, ha svolto 300 sedute, 600 audizioni, ha approvato due disegni di legge (codice etico e beni confiscati) ed effettuato 12 relazioni. “Mi considero soddisfatto del lavoro della commissione. Questo lavoro non si sarebbe potuto effettuare se non si fossero realizzate alcune condizioni, tra cui il clima di assoluta responsabilità di tutti i commissari su temi scottanti”, di certo “non neutrali rispetto alla politica: dai rifiuti alle partecipate, dalla sanità al cosiddetto sistema “Montante”, eppure questo voto unanime è motivo di grande gratificazione perché è la prova dello spirito collaborativo e dello spirito istituzionale che ha animato la Commissione in questi quattro anni”. Il deputato dei Cento Passi non parteciperà più alle riunioni “per una questione di opportunità e di rispetto istituzionale, essendo io come è noto impegnato nelle primarie della coalizione progressista.”
A proposito dell’Ast, “l’indagine della Procura di Palermo consegna alle valutazioni della politica una ricostruzione priva di rilievo penale ma, certo, estremamente allarmante: dalle indagini – si legge nelle conclusioni della relazione approvata all’unanimità dell’Antimafia – è emerso che la gestione del personale di Ast, sia con riguardo ai dipendenti assunti direttamente sia con riguardo a quelli impiegati attraverso rapporti di lavoro interinale è pesantemente condizionata da logiche clientelari e da pressioni politiche”. Per la commissione serve “un ripensamento urgente e complessivo da parte della Regione siciliana, socio unico dell’Ast, nelle proprie funzioni di gestione e di controllo nei confronti della più importante partecipata regionale”. “Emergono fatti, comportamenti e omissioni che aggravano la situazione – aggiunge Fava – La prima reazione della Regione arriva dopo l’indagine penale. Nessuno alla Regione è riuscito a spiegarci perché i controlli non siano scattati tre anni fa, quando le assunzioni diventarono di dominio pubblico grazie a un articolo giornalistico”.
Particolarmente critico è il giudizio sull’atteggiamento inerte di palazzo d’Orleans. Che, sulla carta, esercita la propria vigilanza tramite l’assessorato all’Economia: “E’ quanto meno singolare che la relazione, a conclusione dell’audit svolto dagli avvocati Giuseppe Terrano e Sergio Lo Cascio, sia rimasta lettera morta, nonostante punti specifici di vulnerabilità e di opacità che quella relazione individuava nell’azienda (e che sono stati poi raccolti e sviluppati nell’indagine della Procura di Palermo) – si legge nella relazione -. È irrituale che l’attività ispettiva dei due legali dell’azienda Terrano e Lo Cascio si sia ritorta contro di loro, rendendoli vittime di un isolamento ingiustificato e certamente ingeneroso per due dipendenti che hanno avuto l’onestà civile di rappresentare all’autorità giudiziaria le loro preoccupazione su situazioni di dubbia legalità all’interno dell’azienda”.
“Le procedure di selezione del personale, procedure che avrebbero dovuto garantire efficacia, imparzialità e trasparenza nelle assunzioni – rimarca la commissione – sarebbero state piegate a utilità politiche e private che rinviano, sempre, alla politica”. Sipario.
Luisa Lantieri nuovo presidente dell’Antimafia
“Da oggi assumerò la carica di presidente della Commissione Antimafia, sostituendo l’on. Claudio Fava il quale ha rassegnato le proprie dimissioni per garbo istituzionale. Sono onorata di assumere tale ruolo, per continuare nel solco del mio predecessore, il proficuo lavoro svolto in questi quattro anni e mezzo di attività parlamentare. Ringrazio pertanto il presidente Fava per aver condotto con encomiabile compostezza, determinazione e serietà una Commissione tra le più articolate”. Lo afferma la deputata regionale di Forza Italia all’Ars, on. Luisa Lantieri, a seguito delle dimissioni dell’on. Claudio Fava da presidente della Commissione d’inchiesta e vigilanza sul fenomeno della mafia e della corruzione in Sicilia. “Con la stessa determinazione del mio predecessore, guiderò i lavori in Commissione, la quale si è sempre distinta per la compattezza dei suoi componenti, mostrando di essere un valore aggiunto”.