Torna la pace nel centrosinistra. Se di facciata, lo scopriremo presto. “A Fava tutti abbiamo sempre riconosciuto lealtà e correttezza – ha detto il segretario del Pd, Barbagallo – Il suo percorso e la sua storia politica parlano da soli”. Un intervento riparatore dopo l’esclusione del leader dei Cento Passi dalla kermesse con Chinnici e Letta lunedì scorso a Villa Filippina. In seguito alla quale Fava sbuffò: “Siamo leali, ma non minchioni. Se il Pd ritiene che la candidatura della Chinnici sia un suo affare privato, e se Caterina Chinnici si ritiene impegnata a far campagna elettorale solo con i candidati del Pd, nessun problema. Vorrà dire che il Movimento Centopassi si riterrà libero da impegni e di far campagna solo per la propria lista”.
Anche Letta, sulle prime, aveva rassicurato il leader dei Cento Passi, con una risposta giudicata “garbata”. “Fava – ha aggiunto Barbagallo – non è solamente un valore aggiunto, ma è in grado di fornire la spinta in più che serve per centrare l’obiettivo che abbiamo costruito attorno alla candidatura di Caterina Chinnici”. Magari non lo avranno convinto fino in fondo le strategie della candidata, sempre più restia ad immergersi nell’attualità – sporca e fangosa – delle scelte del governo uscente. Ma è sempre un inizio di collaborazione. Per sancire questo fil rouge ritrovato i due staff, quello di Chinnici e quello di Fava, stanno lavorando a un evento comune.