Dopo l’ennesimo scandalo che si è infiltrato tra i palazzi della regione siciliana, che ha portato all’arresto di Lucio Lutri, funzionario del dipartimento all’Energia, il presidente regionale della commissione Antimafia, Claudio Fava, è tornato sull’argomento massoneria: “La commissione antimafia intende capire quanto sia diffusa, conosciuta e tollerata la presenza di affiliati alla massoneria nell’amministrazione della Regione Sicilia, anche alla luce dell’indagine della Dda di Palermo sui legami tra Cosa nostra, massoneria e burocrazia regionale. Abbiamo chiesto al dirigente del dipartimento energia D’Urso, che ringraziamo per l’immediata disponibilità, di essere audito già domani in Commissione, visto che il funzionario regionale arrestato, Lucio Lutri, lavora presso quel dipartimento”. Fava valuterà “se aprire a settembre un’indagine sul rapporto fra massoneria, enti locali e amministrazione regionale, tenuto conto delle molte inchieste in corso in tutte le Dda siciliane”. Per il presidente dell’antimafia “è urgente estendere l’obbligo di dichiarazione dell’appartenenza alla massoneria, già in vigore per legge per tutti i parlamentari siciliani, anche ai funzionari e ai dirigenti della Regione”.
Paolo Cesareo
in Il sabato del villaggio
Fava indaga sui rapporti con le logge
claudio fava
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