La manovra sarà pure in alto mare, come dicono quelli del Movimento 5 Stelle, ma Claudio Fava, presidente della Commissione regionale Antimafia, ha già notato qualcosa di sospetto: il taglio corposo ai contributi destinati alle associazioni anti-racket: “In pochi giorni il governo decide di azzerare i capitoli per il sostegno alle imprese taglieggiate e contemporaneamente dimezza, se non di più, i già scarsi contributi alle associazioni storiche che si occupano della diffusione della legalità e del contrasto alla mafia” ha detto il deputato dei Cento Passi in una nota. Non solo lotta per la legalità. “Cultura e sociale sono le vittime preferite da questo governo regionale. Sia in finanziaria che nella ex tabella h la scure dei tagli colpisce sempre gli stessi settori – ha aggiunto Fava -. Appena un anno fa l’assessore Armao e il governatore Musumeci avevano annunciato una rimodulazione nella gestione dei fondi della ex tabella h nel senso della trasparenza – aggiunge -. Oggi non solo si prosegue con un sistema distorto e opaco ma si riesce a far rientrare dalla finestra un consistente contributo all’istituto superiore di giornalismo che la scorsa finanziaria su nostra proposta aveva deciso, non essendo riconosciuto dall’ordine dei giornalisti, di abolire. Segnali pessimi: l’ennesima riprova di come, sotto gli annunci spot del governo, si nasconda un imbarazzante immobilismo”. E l’esercizio provvisorio (probabilmente) continua.
Enrico Ciuni
in Il sabato del villaggio
Fava impietoso su tagli e tirchierie
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