“Perché nel processo “Scrigno” che vede fra gli imputati l’ex deputato Paolo Ruggirello (del Pd) la Regione non si è costituita come Parte Civile?”. Da parte di Claudio Fava, deputato dei Cento Passi e presidente della commissione regionale antimafia, è giunta una richiesta di chiarimenti al Presidente della Regione, con una interrogazione urgente depositata all’Ars. Il 15 gennaio, nel corso dell’udienza preliminare del processo scaturito dall’indagine di marzo del 2019, sono state valutate le richieste di costituzione di numerosi comuni della provincia di Trapani e con decisione del Gup del Tribunale di Palermo, giudice Filippo Serio, sono state ammesse come Parti Civili tutti i quindici, tra Enti Locali e associazioni, che hanno presentato richiesta; fra questi non figura la Regione che, stando agli atti del processo, non sembra abbia formulato alcuna domanda per essere riconosciuta Parte Civile. Ciò, nonostante “dagli atti depositati in sede di indagine, si ipotizzi per l’ex deputato Ruggirello un ruolo primario nella tutela degli interessi criminali nella provincia di Trapani sfruttando, anche, il proprio ruolo quale componente dell’Assemblea Regionale Siciliana”. Per questo motivo Fava ha oggi presentato una interrogazione, alla quale chiede che venga data risposta urgente da parte del Presidente Musumeci. Secondo le dichiarazioni dell’imputato Pietro Cusenza, Ruggirello avrebbe stretto un patto col boss Pietro Virga – 50 mila euro in cambio di voti – per assicurarsi l’elezione a Sala d’Ercole.
Paolo Cesareo
in Il sabato del villaggio
Fava coinvolge la Regione nel caso Ruggirello
claudio favanello musumecipaolo ruggirello
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