Nel centrosinistra continuano le scaramucce. Mentre il segretario regionale del Partito Democratico, Anthony Barbagallo, propone le primarie di coalizioni per scegliere il prossimo candidato presidente. Claudio Fava, dalle colonne de ‘La Sicilia’, ribadisce il suo impegno in prima persona, ma soprattutto esige un momento di chiarezza. “Diventa importante dirci, senza girarci intorno, come si costruisce lo spirito di una coalizione, di un’alleanza. Il Pd deve scegliere fra due opzioni diverse: da un lato una coalizione fondata su un’idea, un linguaggio, una visione del fare e dall’altro un’accozzaglia con chi vuol starci, tenuta assieme dalla presunta migliore competitività. Sono due idee diverse e incompatibili. La mia è chiara: voglio vincere, ma soprattutto avere un comune denominatore per governare in discontinuità radicale da Musumeci e anche da tutto il centrodestra, compresi gli assessori di Forza Italia”. Insomma, inclusivo sì ma non troppo. Poi il nuovo messaggio agli alleati (potenziali): “Dovremmo smettere di fare melina a centrocampo e iniziare la campagna elettorale. Il che vuol dire: costruire una nostra idea di Sicilia. Questo centrodestra, oggi frantumato e logorato, è nel momento di maggior debolezza: non c’è più tempo da perdere”.