Mi si nota di più se mi candido o se non mi candido? L’antico adagio di Nanni Moretti è qualcosa di più che un’ironia lieve se presa dal punto di vista dei leader dei partiti. Giugno e le sue ondate di caldo sembra lontanissimo, eppure per i tempi della politica che tutto mastica e consuma alla velocità della luce è dietro l’angolo. Il sistema elettorale impone che ognuno corra per sé, niente coalizioni, ognuno deve massimizzare la propria messe di consensi.
Ecco perché Giorgia Meloni è orientata a candidarsi, il suo nome potrebbe svettare in cima alle liste di tutte e cinque le circoscrizioni, “un’ipotesi probabile” secondo il sempre ben informato presidente del Senato, Ignazio La Russa. Il brand “Meloni” è quello che tira di più nell’elettorato del centrodestra, secondo alcune fonti interne al partito averlo tra quelli che si possono scrivere sulla scheda vale fino a cinque punti percentuali in più. Per Meloni mantenere la forbice di vantaggio sugli alleati e soprattutto sulla Lega sarebbe già un successo, aumentarla, magari raggiungendo il 30 per cento, un’assicurazione sul prosieguo della legislatura. Continua su Huffington Post