Esplode il caso Armao

La storia del pignoramento era stata pubblicata tre settimane fa nel primo numero di Buttanissima Sicilia

L’incredibile storia di Amore & Pignoramento, che tre settimane fa ha trovato spazio su Buttanissima Sicilia, segnando l’esordio del giornale dell’irriverenza, è stata rilanciata oggi a livello nazionale, creando non pochi imbarazzi ai vertici di Forza Italia. La sorprendente mossa di Giusi Bartolozzi, che ha pignorato all’amatissimo compagno Gaetano Armao, vice-presidente della Regione, lo stipendio di assessore da oltre 6mila euro, è finito dritto sulle pagine del Corriere della Sera con un lungo articolo a firma di Gian Antonio Stella. Le sorprese non mancano. Al centro del reportage l’esposto presentato al Csm dall’ex moglie di Armao, Carmela Transirico, secondo la quale, l’ex marito avrebbe ordito un piano per “blindare i beni con la nuova compagna deputata” al solo scopo di negare gli alimenti dovuti, dopo il divorzio, a lei e alla figlia. L’esposto al Consiglio superiore della magistratura muove dal fatto che Giusi Bartolozzi, eletta il 4 marzo alla Camera nelle liste di Forza Italia, è stato giudice della sezione fallimentare presso il Tribunale di Palermo.

Ma veniamo al dunque. La Regione siciliana avrebbe dovuto trattenere e girare lo stipendio di Armao all’ex moglie. Solo che a febbraio 2013 sarebbe iniziato il piano: prima firma un preliminare di compravendita a favore della nuova compagna per una casa e un box a Palermo, una villa, un magazzino e otto terreni a Pantelleria che valgono un milione e mezzo di euro. Poi, le vende una barca di 12 metri per 5 mila euro, molto lontano dal valore di mercato. Ed ancora, secondo l’esposto dell’ex moglie, la casa palermitana vicino al teatro Massimo e quella nel cuore di Roma tra piazza Barberini e piazza di Spagna, dove vivono l’avvocato e la neo-onorevole, racconta il Corriere, “risultano essere intestati a società estero-vestite riconducibili allo stesso Armao e gli altri beni immobili dell’Armao risultano o gravati da ipoteche volontarie di rilevante importo, o promessi in vendita alla Dott. Giusi Bartolozzi o al padre di Gaetano Armao, l’Avv. Liborio Armao, oggi novantenne, il quale, dal marzo 2013, risulta essere promissario acquirente dei beni immobili da lui stesso donati al figlio”. Il racconto dell’ex moglie giunge infine al pignoramento dello stipendio del vice di Nello Musumeci deciso dai giudici nei mesi scorsi.

A complicare la vicenda, conclude l’ex moglie, “Armao risulta, per sua stessa ammissione in giudizio, debitore anche nei confronti del Fisco, e in particolare dell’Ente Riscossione Sicilia, di 380.455 al punto che il suddetto Ente ha iscritto ipoteca su due immobili di sua proprietà”. C’è da credere che la telenovela sia giunta ad una puntata clou, ma la fine è ancora lontana.

Intanto, va registrata la reazione dell’assessore al Bilancio, che ha affidato il suo pensiero a Facebook: “Impossibilitati a censurare la mia azione politica ed amministrativa – scrive Armao – puntano solo a screditarmi come persona e pur essendo noto a tutti che facendo politica ci straperdo, ma lo faccio credendo nei miei ideali. Regolarmente, ogni volta che mi impegno per la mia terra. Ma non ci riusciranno neanche stavolta”.

Alberto Paternò :

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