Stavolta è definitivo: il nuovo vento trumpiano in arrivo da oltreoceano aiuta Giorgia Meloni a recidere i già deboli legami con Francia e Germania, che insieme all’Italia sono i due maggiori azionisti dell’Unione Europea. C’è poca Europa nella conferenza stampa annuale della premier. C’è invece tanta America, quella che Donald Trump vuole rendere “great again” e che trova nella leader italiana una sostenitrice fedele alla linea anche se si tratta di minacciare di invadere la Groenlandia o di colpire l’Unione con i dazi commerciali. In quasi tre ore di domande e risposte con i cronisti a Roma, mai una volta la presidente del Consiglio critica il tycoon che il 20 gennaio si insedia ufficialmente alla Casa Bianca con una cerimonia che Meloni non vorrebbe perdersi per nulla al mondo, “vediamo gli impegni”, dice. Continua su Huffington Post
Angela Mauro per l'Huffington Post
in Buttanissimi Extra
“Eravamo io, Donald ed Elon” Il rapporto privilegiato di Meloni
Donald Trumpelon muskgiorgia meloni
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