“Nunc bibendum”, avrebbe scritto Orazio, che era un poeta romano e anche un uomo di mondo. E noi brindiamo di cuore all’aureola di santità che da ieri si è posata sul capo di Manlio Messina, l’assessore regionale al Turismo che, fino al giorno prima, credevamo fosse un po’ bullo e un po’ balilla a causa di certe volgarità scritte su Facebook a proposito di vaccini e green pass. No, signori: Manlio Messina è un santo. Da uno scoop di Livesicilia abbiamo appreso che l’assessore ha rifiutato una tangente di 50 mila euro offerta, con imperdonabile disinvoltura, da una gang dello spettacolo in cerca di finanziamenti. Da oggi, dunque, non solleveremo più dubbi sulle scelte politiche dell’assessore. Né diremo una sola parola sulla gestione dei 5 milioni per la pubblicità affidati a una società milanese. Da oggi solo penitenza e cenere sul capo. Hic genuflectur.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Era un balilla, ora è un santo
manlio messina
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