Ma sì, è andato a Pontida e ha pure detto due cazzate, di quelle che si dicono in queste barbariche feste della politica. Ma sì, è andato con la sua grisaglia d’ordinanza a mescolarsi con il colorito popolo dei riti padani e degli elmi vichinghi, quasi smaniasse dalla voglia di baciare la pantofola di Matteo Salvini e della sua cavalcata sovranista dentro le paure dell’Italia. Però, signori miei, credete davvero di potere crocifiggere Nello Musumeci per questo suo viaggio nel cuore di un Nord leghista e osannante? Il governatore della Sicilia, lasciando l’Etna per la valle del Po, ha già segnato un punto a suo favore. Ha smentito con un solo gesto – un azzardo, verrebbe da dire – tutti coloro che, prima di domenica, lo dipingevano come un presidente sonnacchioso, quasi dormiente. Eppur si muove: i dissacratori ne prendano atto.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Eppur si muove: l’azzardo di Musumeci
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