È arrivato il via libera del Consiglio superiore della Magistratura: dal prossimo 9 maggio il procuratore di Roma Giuseppe Pignatone va in pensione. Il provvedimento, accolto ieri con l’applauso di David Ermini, presidente del Csm, si chiama “collocamento a riposo”. “La credibilità della Procura di Roma è stata ampiamente recuperata grazie al suo lavoro. È uno dei magistrati più seri e preparati con cui abbia mai lavorato” ha detto il procuratore aggiunto di Roma, Giuseppe Cascini, che è anche rappresentante di Area nel Consiglio. Pignatone, nativo di Caltanissetta, presta servizio nella Capitale dal 2012. Ha lavorato per una trentina d’anni al palazzo di Giustizia di Palermo, dove arrivò nel ’77 come sostituto procuratore, dopo l’approdo in magistratura nel ’74 e una vita precedente da deputato della Democrazia Cristiana. Ha condotto varie inchieste contro la mafia e nel 2003 accusò l’allora governatore Totò Cuffaro per concorso esterno. Nel 2008 il passaggio a Reggio Calabria.
Paolo Cesareo
in Il sabato del villaggio
Elogi per Pignatone che va in pensione
Csmgiuseppe pignatonemagistratura
-
Articoli Correlati
-
“Schifani imputato. Può fare la stessa fine”
Il riferimento al caso Montante. E la difesa di Forza Italia: "Il paragone non c'entra…
-
Cracolici rievoca l’incubo di Totò Cuffaro
Il deputato del Pd: "La Sicilia non può avere un presidente che vive nel limbo…
-
“M5s isolato. Ne pagherà le conseguenze”
Critiche anche per Mattarella: “Non avrei portato gli italiani a votare così presto”