A Palermo non si fa neppure finta di andare d’accordo. Dopo il balzo felino del consigliere Milazzo (FdI) sul tavolo della presidenza (in quel momento a dirigere i lavori era il “vicario” Mancuso, della lista del sindaco Lagalla), un nuovo scontro agita i rapporti nel centrodestra, questa volta tra Forza Italia e Fratelli d’Italia. I consiglieri Giuseppe Inzirillo, capogruppo forzista, e Antonio Rini, patriota, si scontrano per… Elodie.
Il concertone di fine anno di piazza Ruggero Settimo, costato alle casse del Comune 456 mila euro, non è stato trasmesso neppure sui maxischermi. Tant’è che Inzerillo ha voluto vederci chiaro, presentando una richiesta d’accesso agli atti che ha irrigidito l’assessore agli Spettacoli Giuseppe Cannella (peraltro coordinatore di FdI per la Sicilia occidentale). L’esito è stato un pesante diverbio a mezzo stampa, con l’ultima parola affidata a Rini: “È chiaro che questo atteggiamento apre un caso politico con Forza Italia – ha detto l’esponente di Fratelli d’Italia -. A meno che la vicenda non sia dovuta semplicemente ad una crisi di identità del consigliere, che stenta ad orientarsi nella sua collocazione politica e in un rapporto di lealtà politica con alleati e sindaco”.
Ora, per porre rimedio a questa sfiducia di massima, Fratelli d’Italia – rimasta scottata per la rinuncia all’assessore Andrea Mineo (che ha fatto spazio al postulatore Alongi) – potrebbe chiedere a Schifani conto e ragione delle sue consulenze – su tutte quelle a Gaetano Armao e Simona Vicari – costate alle casse della Regione 120 mila euro per un anno; e FI, per restare in tema di spettacoli, potrebbe scavare nelle beghe dell’Orchestra Sinfonica, gestita dal Sovrintendente Peria, e sapere quanto sono costati i due concerti affidati alla conduzione di Beatrice Venezi, la direttrice d’orchestra tanto cara a Giorgia e consulente del Ministro Sangiuliano. E via andare… Sai quanti usi e abusi verrebbero a galla?
Sull’argomento Elodie, intanto, interviene anche la leghista (ex assessore allo Sport) Sabrina Figuccia: “Gli abitanti di Palermo sono circa 630 mila, ma a godersi il concerto di Elodie nella notte di Capodanno sono stati appena circa 10 mila nostri concittadini, quelli cioè che sono andati al Politeama per godersi un evento purtroppo riservato a poche persone e che ha fatto registrare pure qualche disservizio tecnico di troppo”. “Aver speso poco meno di mezzo milione di euro e non aver neanche previsto la diretta televisiva è stato un grave errore degli uffici, che così hanno privato alla stragrande maggioranza dei palermitani la possibilità di assistere al concerto. Inoltre, come se non bastasse, ci si è messo anche il malfunzionamento degli impianti di amplificazione a complicare la serata e ad innervosire la cantante. Insomma, quello che doveva essere un evento da ricordare, ha invece dimostrato un tasso di approssimazione un po’ troppo alto, che adesso deve trasformarsi in monito a fare meglio e usare maggiore attenzione, soprattutto per rispetto ai contribuenti palermitani”.