Battuto ai punti Stefano Bonaccini, ultimo baluardo di un riformismo contaminato dal potere brutto e cattivo, con Elly Schlein hanno vinto finalmente i puri e duri del Partito Democratico. Hanno vinto Andrea Orlando e Dario Franceschini, due che non hanno mai sfiorato una poltrona, che non sanno che cos’è un ministero, che non hanno mai fatto una nomina di sottogoverno. E trionfa, anche in Sicilia, una legione di rivoluzionari, di visionari, di sognatori. Tra i quali – ci limitiamo ai nomi più appariscenti – ritroviamo Antonello Cracolici, Anthony Barbagallo, Giuseppe Provenzano. Da oggi in poi il Pd siciliano sarà nelle loro mani. Certo, qualcuno di loro avrà pure ceduto qualche volta – solo qualche volta – alla tentazione di un inciucio. Ma è stato di certo un peccato di gioventù. Elly, con la sua allegra socialconfusione, assorbe tutto e il contrario di tutto.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Elly, il Pd di Sicilia e la socialconfusione
elly schleinpartito democratico
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