Elisa, la Pompadour delle nostre pentole

Ai retroscenisti del post di Elisa Isoardi con il ministro dell’interno Matteo Salvini addormentato sul suo petto dopo l’amore, con quel testo nostalgico e scopiazzato ad accompagnarlo, vorremmo dire che è divertente riempire i talk televisivi di chiacchiere da salotto e i salotti di pettegolezzi da cortile, ma che accreditare alla conduttrice del mezzogiorno l’abilità di lanciare messaggi trasversali, riservando chissà quali immagini esplosive a eventuali mancanze del suo ex nel soddisfarne le ambizioni, ci pare un tantino esagerato. Fatichiamo a riconoscere alla signorina Isoardi, una che dice di andare “a farsi un doccino” a costumisti e truccatori Rai dopo la puntata della Prova del cuoco, atteggiando la boccuccia a cuore, lo status della grande favorita. La Pompadour delle pentole ci sembra tramare da grande politica meno di quanto si esponga piuttosto al patetico: sbandierare una foto intima, scattata all’insaputa del compagno addormentato, sfoggiando la faccetta del trionfo, è comportamento da donnetta, non da donna di potere, e l’eventuale messaggio trasversale lanciato altamente soggetto a cadere nel vuoto: da questo post Salvini esce rafforzato, e ancora di più lo sarebbe da altri scatti intimi. Lo status di intrigante, come sapeva la marchesa di Pompadour, che a uno dei suoi corrispondenti di quell’epoca molto social a modo suo scriveva di sopperire con tazze di cioccolata calda, ma soprattutto con consigli politici, alla sua assoluta mancanza di interesse per il sesso, richiede infatti grande intelligenza, prontezza, a capacità di colpire senza lasciare tracce. Tutto il contrario di quel misero post.

Fabiana Giacomotti per Il Foglio :

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