Varchi, la prima vittima di Nello

L’impuntatura egoistica e velleitaria di Musumeci ha fatto già la prima vittima: Carolina Varchi, una faccia pulita, una donna di grande spessore politico e culturale, un punto di riferimento per le future generazioni di Fratelli d’Italia e del centrodestra. L’avvocato non sarà tra i candidati a sindaco di Palermo: “Ringrazio Giorgia Meloni, tutti i dirigenti e i militanti del mio partito che in questi sei mesi mi hanno concesso l’onore e l’orgoglio di poter rappresentare una candidatura identitaria – ha scritto la Varchi sui social -. Ringrazio i tantissimi cittadini che si sono fatti avanti manifestando la loro fiducia e la speranza che Palermo possa ancora cambiare”.

“Adesso però – aggiunge la deputata – serve superare le divisioni del centrodestra con un gesto di responsabilità da parte di ciascuno per trovare soluzioni condivise utili a scongiurare il rischio che la sinistra palermitana resti al governo della città e, pertanto, ho rimesso al partito la mia disponibilità alla candidatura per favorire la costituzione di una coalizione ampia che sia garanzia di governabilità”. Fratelli d’Italia ha ufficializzato l’appoggio a Roberto Lagalla: “Invitiamo tutti i partiti e le liste di centrodestra alternative alla sinistra – ha scritto in una nota Giampiero Cannella, coordinatore di FdI per la Sicilia occidentale – a convergere sul nome del professore Roberto Lagalla, con il quale oltre ad un rapporto di grande stima, abbiamo già stabilito una totale convergenza sui temi del centrodestra. Sul nome di Roberto Lagalla è possibile realizzare una grande unità, la stessa che deve confermare Nello Musumeci a presidente della Regione siciliana”. Ed è proprio la pretesa di schierare Musumeci con mesi d’anticipo che sembra chiudere a un eventuale accordo con Forza Italia e Lega.

L’ultima adesione al progetto di Lagalla, in ordine di tempo, è quella della Dc Nuova di Totò Cuffaro. La decisione è stata assunta, oggi, dopo una riunione presso la segreteria regionale del partito: “Anche nella amministrazione comunale di Palermo va riscoperta e rivitalizzata la virtù di una classe dirigente che un tempo non lontano era fiera dei valori che coltivava: la preparazione culturale, l’amore per la libertà e l’umanesimo e quella dirigenza in larga parte era
democristiana. Noi siamo la Democrazia Cristiana Nuova – scrive Cuffaro -. Ecco perché per le prossime competizioni Amministrative a Palermo è necessario e utile e giusto che i Democristiani riprendano in mano una loro bandiera, perché non intendono liberarsi della loro onorata eredità, in cambio di altre bandiere più comode da esporre in bella vista. Essi devono cercare aderenti e non clienti e con questi costruire una alleanza che deve avere confini e identità parallele. I dirigenti della DC Nuova, l’intera lista dei candidati per il consiglio comunale e moltissimi dei candidati delle circoscrizioni oggi riunitisi presso la segreteria regionale della DC hanno deciso di proporre ai cittadini dì Palermo questo rinnovato impegno. Insieme al professore Roberto Lagalla, sicuri di poter condividere con lui storia, cultura valori e motivi ideali della DC”.

Un elemento di ulteriore chiarezza giunge anche dagli Autonomisti. Roberto Di Mauro, vicepresidente dell’Assemblea regionale e braccio destro di Raffaele Lombardo, annuncia il proprio sostegno a Francesco Cascio. “Abbiamo molto apprezzato le doti di serietà e di equilibrio dell’on. Cascio da Presidente dell’ARS durante gli anni della presidenza della Regione di Raffaele Lombardo – scrive Di Mauro -. Inoltre siamo convinti che le sue esperienze di assessore regionale e di legislatore nazionale e la sua sensibilità di medico saranno preziose nell’affrontare da primo cittadino i problemi della città di Palermo”. Una scelta di campo che rafforza l’asse con Lega, Forza Italia e Cantiere Popolare. Ma che non comporta, almeno per il momento, il ritiro di Totò Lentini.

In fondo a questa pioggia di comunicati, ne giunge uno con quattro firme. Sono quelle di Gianfranco Miccichè, Nino Minardo, Massimo dell’Utri e Roberto Di Mauro: “Registriamo un proliferare di notizie false su accordi al ribasso, rinunce e incontri tra leader politici. Si tratta ovviamente di mezzucci che mirano a destabilizzare ulteriormente un quadro politico che vede in disgregazione il centrodestra in occasione delle amministrative di Palermo. Ribadiamo il nostro pieno appoggio a Francesco Cascio, miglior candidato a sindaco. Restiamo disponibili al confronto e al dialogo con altre forze politiche se questo serve a una sintesi e ad una maggiore unità”.

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