Quattro comuni siciliani in zona rossa

Oggi in Sicilia è il primo giorno di zona arancione, anche se il sapore delle restrizioni è già noto. I ristoranti rimarranno chiusi anche a pranzo (resta consentito l’asporto fino alle 22), e sono vietati gli spostamenti tra comuni, tranne che per motivi urgenti. Si fermano anche i musei. Nelle Faq pubblicate sul sito del governo, però, si specifica che, a differenza di quanto avviene nelle zone rosse, “le visite sono consentite una sola volta al giorno, verso una sola abitazione privata abitata dello stesso Comune, tra le 5 e le 22, a un massimo di due persone (i minori di 14 anni non vengono computati)”. Mentre se si vive in un Comune che ha fino a 5.000 abitanti ci si può spostare “tra le 5 e le 22 entro 30 km ma senza andare nei capoluoghi di provincia”. Una deroga è prevista per il periodo pasquale, quando tutta Italia sarà zona rossa ma “sarà consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata della stessa Regione, tra le ore 5 e le 22, a un massimo di due persone e con minori di 14 anni, oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione”.

Ma è stata una giornata movimentata sotto l’aspetto cromatico. Anche Caltavuturo, in provincia di Palermo, e Scicli, in provincia di Ragusa, si aggiungono alle “zone rosse” siciliane. Dopo l’ordinanza riguardante Caltanissetta e Palma di Montechiaro, il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha firmato analogo provvedimento che riguarda i due centri e, anche in questo caso, le misure restrittive entreranno in vigore domani, 16 marzo, e saranno valide per i successivi 14 giorni, fino al 30 marzo. Resta in “arancione”, invece, Biancavilla, in provincia di Catania dove però, in applicazione dell’articolo 43 del Dpcm 2 marzo 2021, a seguito della relazione del Commissario dell’Asp di Catania, il presidente della Regione ha appena disposto la chiusura delle Istituzioni scolastiche, nei giorni che vanno dal 17 al 20 marzo.

I numeri della Sicilia, che hanno provocato l’amarezza del presidente Musumeci (da cui è arrivata la richiesta di accelerare i ristori da parte dello Stato), nella settimana dall’1 al 7 marzo erano ancora da zona gialla, con l’indice Rt leggermente inferiore a 1. Ma in quella appena conclusa i dati peggiorano e, secondo l’ultima elaborazione dell’ufficio statistica del comune di Palermo, mostrano un ulteriore incremento dei nuovi positivi, dei ricoveri, degli ingressi in terapia intensiva e dei deceduti.

Nella settimana appena conclusa, infatti, i nuovi casi di contagio sono 4.419, il 15,4% in più rispetto alla settimana precedente, quando già si era registrato un incremento del 7,3%. I tamponi positivi sono pari al 13,3% delle persone testate, in aumento rispetto all’11,8% di sette giorni prima. Il numero degli attuali positivi è pari a 14.323, 2397 in meno. Merito dei 6.707 guariti. La percentuale dei guariti sul totale positivi è pari all’88,4% (era l’86,6% domenica scorsa). I ricoverati sono 791, di cui 100 in terapia intensiva. Rispetto alla settimana precedente sono aumentati di 11 unità (i ricoverati in terapia intensiva, invece, sono diminuiti di 23 unità). Nella settimana appena conclusa si sono registrati 41 nuovi ingressi in terapia intensiva (+13,9% rispetto ai 36 della settimana precedente). Nella settimana appena conclusa ci sono stati 109 decessi, il tasso di letalità (deceduti/totale positivi) è pari al 2,7% (come domenica scorsa). I ricoverati complessivamente rappresentano il 5,5% degli attuali positivi (i ricoverati in terapia intensiva lo 0,7%).

Il bollettino di lunedì

Sono 523 i nuovi positivi al Covid19 in Sicilia su 21.455 tamponi processati, con una incidenza di positivi di quasi il 2,5%, in diminuzione rispetto a ieri. La regione è nona nel contagio giornaliero di oggi. Le vittime sono state 14 nelle ultime 24 ore e portano il totale a 4.358. Il numero degli attuali positivi è di 14.756, con un aumento di 443 casi rispetto a ieri. I guariti sono 76. I ricoveri ospedalieri sono 825, 34 in più rispetto a ieri, di cui 107 in terapia intensiva, sette in più. La distribuzione nelle province vede Palermo con 295 casi, Catania 74, Messina 59, Siracusa 35, Trapani 6, Ragusa 1, Caltanissetta 46, Agrigento 2, Enna 5.

Paolo Mandarà :Giovane siciliano di ampie speranze

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