Pietro Bartolo, il medico-eroe di Lampedusa, candidato alle prossime Europee. Potrebbe essere questa la risposta di Gianfranco Miccichè a Leoluca Orlando, che in questi giorni si è preso la scena con la sua disobbedienza civile. Mentre il sindaco di Palermo sospende gli effetti di competenza comunale del decreto sicurezza di Salvini, e attende una denuncia per poter portare il caso di fronte ai giudici costituzionali, il coordinatore regionale di Forza Italia, che aveva inaugurato il fronte anti-Salvini con la visita ai disperati della nave Diciotti, in agosto, spera nel colpo grosso: candidare Pietro Bartolo, che da anni cura i migranti a Lampedusa, alla prossima competizione elettorale. Ossia le Europee di maggio.
Bartolo, come rivela “Repubblica”, al momento nicchia, come il resto del partito azzurro, che – ha spiegato Miccichè tempo fa – si rivede in larga parte nelle posizioni del presidente dell’Ars. Ma non si può ignorare che dentro Forza Italia esiste anche un’ala filo-leghista (capitanata dagli ex An) e che il partito di Berlusconi, a Roma, ha votato a favore del decreto di Salvini. La partita è aperta: ma presentare Bartolo – che ha vinto anche l’Orso d’Oro al Festival di Berlino con il lungometraggio “Fuocoammare” e di recente ha scritto il libro “Lacrime di Sale” con la giornalista Linda Tilotta – significherebbe attingere davvero alla società civile e lanciare un messaggio di speranza contro i porti chiusi e con una diffidenza dilagante nei confronti dello straniero. Saranno le urne, eventualmente, a dire se si tratterà di una carta vincente.