L’attacco a tutto tondo di Francesca Donato contro Stefano Candiani, all’indomani della sconfitta delle Amministrative, riguarda anche l’approccio rispetto alle questioni siciliane: “Il successo storico della Lega è sempre consistito nella capacità di ascolto dei territori – ha detto l’europarlamentare eletta nell’Isola -. Questo vale al nord e deve valere anche al sud ma con una variabile: la Sicilia non è la Lombardia. Qui i linguaggi, i codici di comportamento, le gerarchie dei valori e anche le priorità sono diversi. Nella nostra isola mancano le strade, le infrastrutture, i centri di studio e ricerca di alto livello e i giovani sono costretti ad emigrare per studiare e trovare lavoro. La Lega in Sicilia non ha ancora fatto propri questi temi, ricalcando troppo ciecamente le linee tracciate dai leader del nord, senza elaborare un proprio progetto per la regione siciliana. Credo che questo sia il principale problema che gli elettori siciliani, in queste amministrative, hanno evidenziato con il loro mancato voto per la Lega. Dobbiamo concentrarci su questo oggi: il nostro progetto per la Sicilia, che affronti i problemi drammatici ed irrisolti del nostro territorio: le infrastrutture, il lavoro, l’istruzione, la sanità, l’industria e la ricerca, le comunicazioni, la transizione energetica e digitale, la tutela ambientale, il tutto con un semplice e chiaro obiettivo: lo sviluppo economico dell’isola. Parte fondamentale di questo progetto deve essere la realizzazione della piena autonomia, tramite la completa attuazione del nostro Statuto. Una Lega che non persegua l’obiettivo dell’autonomia speciale effettiva e dello sviluppo economico del territorio, in Sicilia non ha alcuna ragione di esistere, né pertanto alcuna possibilità di crescere e consolidarsi. Tutto questo, a mio parere, deve svolgersi nell’alveo di un centrodestra unito – spiega la Donato -, che guardi con fiducia alla grande tradizione moderata della Sicilia, nella quale la Lega può e deve essere un pilastro portante”.
“Il nostro segretario regionale, Stefano Candiani, ha sempre sostenuto che la guida del partito in Sicilia, appena possibile, avrebbe dovuto essere affidata ad un siciliano. Lo ha detto spesso in privato e dichiarato pubblicamente nei giorni scorsi. Io credo che i tempi per questo cambio di passo siano maturi – conclude la Donato – e che se sapremo ascoltare cosa gli elettori hanno voluto dire alla Lega in Sicilia in queste amministrative, potremo partire con un nuovo grande progetto, in un centrodestra vincente, per una Sicilia finalmente protagonista in Italia ed in Europa”.