Nessuno ha chiamato Leoluca Orlando per proporgli un seggio in parlamento. E’ lui stesso a darne notizia al Fatto quotidiano: “Ma la guerra continua – promette – anche senza un incarico elettivo continuerò a far sentire la mia voce. Vede, io non ho mai avuto problemi di candidature. Nel 1989 rinunciai al posto di capolista per la Dc alle Europee perché tra i candidati c’era anche Salvo Lima”. Tornando all’attualità, però, Orlando contesta che non sia partita almeno una chiamata per un altro protagonista dell’Antimafia: Pietro Grasso. “Credo che un tentativo avrebbero dovuto farlo. E’ il segnale di una politica di casta e autoreferenziale nella compilazione di queste liste mentre dall’altra parte, appunto, sono ritornati dei personaggi che quando meno preoccupano. Poi un suggerimento al Pd: “Una volta capito il danno che si è fatto al Paese si dovrà ragionare per forza, abbandonando vanità personali e di gruppo. L’eventuale vittoria della destra non può essere colpa della destra, ma è sicuramente colpa del centrosinistra”.
Enrico Ciuni
in Il sabato del villaggio
E mette Enrico Letta sul banco degli imputati
enrico lettaleoluca orlandopd
-
Articoli Correlati
-
“Schifani imputato. Può fare la stessa fine”
Il riferimento al caso Montante. E la difesa di Forza Italia: "Il paragone non c'entra…
-
Cracolici rievoca l’incubo di Totò Cuffaro
Il deputato del Pd: "La Sicilia non può avere un presidente che vive nel limbo…
-
“M5s isolato. Ne pagherà le conseguenze”
Critiche anche per Mattarella: “Non avrei portato gli italiani a votare così presto”