Avrete letto su “La Sicilia” l’inchiesta di Mario Barresi sul giro verminoso delle assunzioni di figli e parenti nelle Asp e negli ospedali. Non meravigliatevi: è l’ordinaria amministrazione di una Regione dove assessori e manager fingono di controllare tutto per non controllare nulla. Dovrebbe suscitare invece una rivolta la distanza che passa tra le affermazioni fatte con pomposa retorica dal governo tra gli stucchi di Palazzo d’Orleans e la cruda realtà delle cose. Presidente e assessore parlano della necessità di coinvolgere i privati per dotare la Sicilia di una sanità efficiente, moderna, senza liste di attesa. Poi vai a vedere che succede tra i convenzionati e scopri che le Asp, a cominciare da quella di Palermo, non hanno ancora assegnato – e siamo nel 2023 – il budget per il 2022. Quando si dice la puntualità: le strutture lavorano, ma a mosca cieca.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
E la sanità va a mosca cieca
aspregione sicilianasanità
-
Articoli Correlati
-
Via libera di FdI
Riggio all’aeroportoBeata ragionevolezza. E beata la capacità, che ogni tanto la politica ritrova, di guardare agli…
-
C’è aria di festa
nel retrobottegaProvate e tendere l’orecchio verso Palazzo d’Orleans. Capirete, dalla musica e dal fracasso, che nel…
-
Il dritto e il rovescio
di uno spot di SchifaniDopo la giravolta sull’autonomia differenziata e la capriola sulla riconferma di Marco Betta al vertice…