Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a cinque anni dall’ultima visita in occasione del G7, è tornato sabato pomeriggio a Taormina, per presenziare alla celebrazione del centenario dalla morte di Giovanni Verga, con una riflessione sul ruolo del Sud e della Sicilia come epicentro culturale. L’occasione è stata fornita dalla XII edizione di Taobuk, in Piazza IX Aprile, dove è stata inaugurata l’installazione “Le farfalle dei Malavoglia”, cancellatura concepita da Emilio Isgrò appositamente per il festival, e realizzata con il supporto della Fondazione Sicilia.
Il presidente è arrivato a Taormina in elicottero accolto dal prefetto di Messina, Cosima Di Stani. Dall’elipista, realizzata proprio in occasione del G7, ha raggiunto in auto l’ingresso di Palazzo dei Giurati, dove ad attenderlo c’era il sindaco di Taormina, Mario Bolognari e il sindaco della Città Metropolitana, Federico Basile. Da qui è arrivato, a piedi, fino a piazza IX Aprile dove, accolto da un lungo applauso, il Capo dello Stato è stato l’ospite d’eccezione dell’evento organizzato da Taobuk. Al suo fianco il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, e il presidente dell’Ars, Gianfranco Micciché.
Non tutto è filato liscio, però, per i politici nostrani. Durante l’intervento di Nello Musumeci alla serata di gala, in programma al teatro Antico, il presidente della Regione è stato sommerso dai fischi e ha suscitato le ironie di Ficarra e Picone: “Ad agosto le nostre strutture sono talmente piene che i turisti ormai li mandiamo in Calabria… Ma col ponte sistemeremo tutto”, hanno detto i comici palermitani. Poi Musumeci, pontificando l’operato del suo assessore al Turismo, Manlio Messina, ha parlato della stagione di rinascita del suo governo, sostenendo che “il peggio ce lo siamo lasciati alle spalle”. Primi fischi dalle tribune. Infine ha spiegato che l’autostrada Palermo-Catania, presa di mira dai comici durante il loro intervento, “è una strada dello Stato, speriamo che i nove cantieri aperti si chiudano in fretta”. Altri fischi – definitivi – sulla testa del governatore. (a questo link il video di Repubblica)