“Parlamento escluso da tutte le decisioni”

Gianfranco Micciché, commissario regionale di Forza Italia, mette nel mirino la reggenza del partito. Su tutti Tajani

Il clima teso all’interno della maggioranza è tangibile e l’ultimo scontro andato in scena ieri, tra Micciché e Armao, lo dimostra. Ma come si apprende da fonti di palazzo, nel discorso di oggi a Sala d’Ercole, Musumeci ribadirà le ragioni dello stare insieme e spazzerà via qualsiasi ipotesi di rimpasto, tornata a circolare ieri (prima di essere smentita da palazzo d’Orleans). Si prosegue con questa squadra almeno fino ad aprile. Mentre sulla ricandidatura, giura il presidente, sarà coinvolta anche la coalizione. Troppo tardi. Forza Italia, negli ultimi giorni, ha spazzato via il velo dell’ipocrisia e ha messo nel mirino la gestione della sanità da parte del cerchio magico di Musumeci e Razza. Nel mirino sono finiti i messaggini di Marco Intravaia, segretario particolare del presidente, ai sindaci, e le “sparate” di Tuccio d’Urso, soggetto attuatore per la struttura commissariale anti-Covid, contro lo stesso Micciché. Il capogruppo di FI Calderone ne ha chiesto la revoca, Se ne discuterà domani nel corso di un altro dibattuto che rischia di essere persino più infuocato di quello odierno, quando a ogni gruppo è stata concessa una replica di dieci minuti al discorso del governatore. Che inizialmente aveva richiesto di poter intervenire senza dibattito: ina proposta stroncata sul nascere.

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