L’obiettivo numero uno di Matteo Salvini è far fuori il Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese. Ufficialmente il segretario della Lega non ha chiesto rimpasti, ma nelle ultime ore si è accanito più volte contro la titolare del Viminale. In primis per la questione degli sbarchi, poi per il rave party – incontrollato – che si è tenuto nei giorni scorsi sul Lago di Mezzano, nel Viterbese. Tanto da rivolgere a Lamorgese il primo pensiero del mattino: “Rave party, baby gang che terrorizzano la riviera romagnola e oggi una nave con bandiera norvegese lascerà 322 immigrati in Italia. Lamorgese dove sei?”, scrive su Facebook. Nel pomeriggio, durante la campagna elettorale a Città di Castello, rincara la dose: “Il ministro dell’Interno non sta svolgendo il suo ruolo e a dirlo sono i numeri. Siamo a quasi 40 mila sbarchi: mi domando come il ministro passi le sue giornate”. Nell’incontro con Draghi, invece, non si sarebbe fatto accenno alle posizioni strampalate del sottosegretario leghista Claudio Durigon, che ha chiesto l’intitolazione di un parco, a Latina, al fratello di Benito Mussolini. Quel parco, attualmente, porta il nome dei giudici Falcone e Borsellino.
Enrico Ciuni
in Il sabato del villaggio
E gli chiede di abbassare i toni su Lamorgese
mario draghimatteo salvini
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