Nella sua lunga intervista a Mario Barresi sul quotidiano “La Sicilia”, l’ex segretario nazionale del Pd Matteo Renzi ha parlato anche di autonomia differenziata, di investimenti per il Sud e, soprattutto, di Nello Musumeci: “Verrà un giorno in cui qualcuno ricorderà che il più grande e sistematico investimento sul Sud lo ha fatto il mio governo – ha spiegato Renzi – Vedo che Musumeci reclama un piano Marshall. Lodevole iniziativa. Ma perché prima di chiedere altri soldi, la Sicilia non spende quelli che il nostro governo ha già stanziato?”. Sul presidente della Regione, però, il giudizio non è poi così netto: “Musumeci? Rispetto per la persona. Può sembrare banale, ma in un momento politico in cui chi sta al governo nazionale educa a odiare, penso sia necessario ribadire che noi abbiamo grande rispetto umano e personale per i nostri avversari. Certo, il giudizio sulla Regione non può essere positivo. E il blocco dei cantieri del patto, ahimè, è un pessimo segnale. Oggi mi sembra che la Sicilia sia di nuovo scomparsa dal dibattito politico, tornato interamente al Nord. Musumeci che fa? Lo spettatore di Zaia?”. Sul concetto di autonomia differenziata – che Musumeci a parole approva, ma solo in cambio di un grande piano Marshall per il Mezzogiorno, Renzi spiega che “nessuno ha la certezza che dietro il richiamo di Fontana e Zaia all’autonomia non ci sia l’ennesima fregatura per il Sud. Vengo dall’esperienza delle autonomie locali: preferirei un’autonomia incentrata sui comuni, non nuovi centralismi regionali. Ma in realtà è solo un dibattito teorico per il momento. Questi litigano su tutti e spesso arrivano a copiare le cose che avevamo proposto noi”.