Nella Repubblica marinara della Sicilia – con ponti dietro l’angolo, barche piene di soldi e un mare di guai – succede anche che il presidente della Regione apre un cassetto e il presidente dell’Antimafia lo chiude. Al centro di questo singolare confronto tra Renato Schifani e Antonello Cracolici c’è la parcella di 3,5 milioni che l’avvocato Pier Carmelo Russo, ex assessore all’Energia del governo Lombardo, ha presentato a Palazzo d’Orleans dopo avere ottenuto una transazione con le imprese che erano state chiamate in Sicilia per realizzare quattro termovalorizzatori e hanno visto poi sfumare l’affare. Schifani, prima di pagare, chiede gli atti. Ma Cracolici, tanto per far capire al mondo di che erba è fatta la scopa, conferisce negli stessi giorni a Russo un nuovo incarico e lo mobilita per una difesa davanti al Tar. Preludio, va da sé, di un’altra parcella.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Due sguardi diversi sulla parcella d’oro
antonello cracolicipier carmelo russorenato schifani
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