Nella fretta di abborracciare una serata e di incassare comunque i due milioni regalati dalla Regione, quei furbacchioni di Mediaset hanno dimenticato di scritturare quattro orchestrali e altrettanto ballerine per offrire alla città di Catania uno spettacolo degno di questo nome. La potente tv berlusconiana ha messo in onda per Capodanno un altro programma di cartapesta. Simile a quello registrato ad Agrigento a fine agosto, sotto uno scirocco che sfiorava e i quaranta gradi, e spacciato per “Concerto di Natale”. Almeno alla Valle dei Templi c’era un’orchestra e c’era pure una trama narrativa affidata alla mielosa retorica dei tre tenori de “Il Volo”. A Catania, invece, per il “Capodanno in musica” c’erano le canzoni ma non c’era la musica. C’erano i cantanti – quasi tutti imbacuccati e in lotta contro il freddo – ma non c’era lo spettacolo.
Dispiace dirlo: alla stessa ora i telespettatori potevano sintonizzarsi su Rai1 e assistere a “L’anno che verrà”, altro programma di intrattenimento finanziato dalla Regione Calabria – ormai è gara tra i poveracci del Sud – e presentato, purtroppo senza alcuna brillantezza, da Marco Liorni. Lì, oltre lo Stretto, la musica c’era. E c’erano pure i ballerini. E c’erano anche i cantanti bolliti e nervosi, come i Ricchi & Poveri. Però il presidente Occhiuto aveva giustamente preteso che l’esibizione degli artisti venisse inframmezzata dagli spot sull’offerta turistica della Calabria, a cominciare dai Bronzi di Riace. Mentre la Sicilia si era semplicemente preoccupata di staccare il sostanzioso assegno per Mediaset, senza mettere lingua sulla qualità del prodotto che si andava a finanziare. Non solo. Da stasera – potete star certi – andrà in scena il teatrino della “grande soddisfazione” per gli ascolti registrati da Canale Cinque. Scenderà in campo Elvira Amata, assessore al Turismo, che ha affiancato Federica Panicucci nella conferenza stampa per la presentazione della serata catanese. Scenderanno in campo i più alti esponenti della corrente turistica di Fratelli d’Italia, specialisti nello Spendi&Spandi in materia di spettacoli; e interverranno i leccaculisti in servizio permanente effettivo, come il boss dei pagnottisti con il suo giornaletto salivoso e ricco di denaro pubblico arraffato dalle casse della Regione. Diranno tutti che lo spettacolo di Catania è stato un successo. E che per la Sicilia quello squallore è stato un grande affare. Viva Mediaset. Allegria.