C’era da aspettarselo. Gira e rigira, alla fine il nullatenente Silvio Berlusconi – nullatenente nel senso che non ha più un voto – ha dato ragione a Matteo Salvini, a quel ministro dell’Interno che per dieci giorni ha lasciato marcire 150 sventurati su una nave della Guardia Costiera ed è finito indagato dal procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, per sequestro di persona. “Ancora una volta i giudici sono intervenuti su un caso esclusivamente politico”, ha sentenziato il Cavaliere di Arcore nell’esprimere “vicinanza” al bullo leghista che, guarda caso, il proconsole di Forza Italia in Sicilia, Gianfranco Miccichè, aveva definito appena un giorno prima “stronzo”. Ma così è, se vi pare. Berlusconi i bulli li crea, non li distrugge: ne ha confezionato uno anche qui, dalle nostre parti, e lo ha nominato vice presidente della Regione. Miracoli di un nullatenente.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Dove c’è un bullo lì c’è Berlusconi
-
Articoli Correlati
-
Via libera di FdI
Riggio all’aeroportoBeata ragionevolezza. E beata la capacità, che ogni tanto la politica ritrova, di guardare agli…
-
C’è aria di festa
nel retrobottegaProvate e tendere l’orecchio verso Palazzo d’Orleans. Capirete, dalla musica e dal fracasso, che nel…
-
Il dritto e il rovescio
di uno spot di SchifaniDopo la giravolta sull’autonomia differenziata e la capriola sulla riconferma di Marco Betta al vertice…