“Primo o poi l’Italia dovrà perdere”. Lo aveva detto Luis Enrique alla vigilia della semifinale di Nations League, e la Spagna spezza l’incantesimo degli imbattibili di Roberto Mancini. La serie positiva degli azzurri durava da oltre tre anni e aveva permesso loro di raggiungere il record di 37 partite senza sconfitte superando il primato assoluto del Brasile. Il traguardo era stato tagliato grazie al 5-0 rifilato alla Lituania nell’ultimo match di qualificazione ai Mondiali 2022. L’imbattibilità della Nazionale durava precisamente da Italia-Ucraina 1-1 del 10 ottobre 2018. L’ultima sconfitta prima di ieri sera, risaliva al 10 settembre di tre anni fa, 0-1 a Lisbona contro il Portogallo, in Nations League. La serie positiva è fatta di 31 partite ufficiali e 6 amichevoli, nelle quali la nazionale di Mancini ha collezionato 28 vittoria e 9 pareggi.
Ieri il k.o. con le Furie Rosse, che a San Siro hanno strappato il pass per la finale di Nations League di domenica (contro Francia o Belgio) sempre al Meazza. I 37mila sulle tribune non hanno risparmiato i fischi a Gigio Donnarumma, l’ex portiere del Milan reo di aver lasciato i rossoneri a zero euro l’estate scorsa, per approdare al Psg, in Francia. La Spagna, approfittando della superiorità numerica per l’espulsione di Bonucci, ha chiuso la prima frazione sul 2-0 e ha controllato nella ripresa, rischiando solo alla fine dopo il gol della bandiera di Federico Chiesa. “Le partite sono così, a volte certe episodi le condizionano. Il primo tempo poteva finire 1-1, è un dispiacere perdere così, ma questa sconfitta ci dà grande forza morale – ha detto il ct Roberto Mancini nel post -. La Spagna gioca benissimo ma noi abbiamo fatto un errore che a questi livelli si paga. L’espulsione di Bonucci? Non l’ho vista, ma Leo doveva fare attenzione sulla prima ammonizione: non doveva protestare. Nel secondo tempo siamo stati bravissimi nel non subire gol in inferiorità numerica e segnarne uno”.