La nomina dei 17 super burocrati potrebbe subire uno slittamento. Schifani prova a resistere ai partiti della maggioranza, divenuti sponsor dell’uno o dell’altro. La giunta in programma oggi è slittata a causa di altri impegni del governatore, ma continuano le trattative a oltranza per trovare una quadra. Dai ranghi potrebbero uscire 4-5 dirigenti generali, che Schifani è intenzionato a rimpiazzare con profili nuovi. Il tutto mentre si consuma la rottura con Tamajo, che non vorrebbe rinunciare a Frittitta al dipartimento Attività produttive (il burocrate ha superato il limite dei cinque anni imposto dall’Anac ed è in uscita verso l’Agricoltura).
A intervenire sulla questione, però, è Davide Faraone, che pone il caso di un’altra anomalia: “Quello che si sta verificando in Regione per il rinnovo dei burocrati è scandaloso e molto poco trasparente – dice il capogruppo di Italia Viva alla Camera -. Da un lato, il Presidente Schifani parla, meritoriamente, di rotazione nel rigido rispetto delle indicazioni dell’Anac sull’anticorruzione e quindi propone la rotazione dei dirigenti. Dall’altro, però, dimentica la regola rispetto ad alcuni burocrati, che vanno in deroga e vengono confermati nelle loro poltrone nonostante siedano in quei posti da tempo immemore. Incomprensibile più di tutte sarebbe la conferma di Salvatore Cocina a capo della Protezione civile regionale. Cosa c’è dietro? Perché resta al suo posto? Il settore che dirige è delicatissimo, spesso si spende in deroga alle normative d’appalto, senza evidenza pubblica e con grande discrezionalità. Le rotazioni in nome dell’anticorruzione vanno fatte ovunque, nel settore della protezione civile regionale è addirittura indispensabile. Però Cocina non viene toccato, nonostante i disastri sull’emergenza idrica e addirittura gli vengono estese le competenze. Tutto molto poco trasparente, tutto molto strano. Naturalmente, se qualche dirigente dovesse essere confermato in deroga alle prescrizioni Anac, presenterò un’interrogazione urgente alla Camera e all’anticorruzione.