“Secondo l’assessore sarebbe in pericolo la valenza culturale del paesaggio siciliano, mentre, secondo noi, la questione politica è ben più grave e complessa. Siamo alla follia politica di un movimento che pensa di speculare su un fatto gravissimo che interessa l’intera collettività e che impone l’esclusione di passerelle politiche, soprattutto se il problema viene affrontato con una visione così limitata”. Così il deputato regionale del Pd, Nello Dipasquale, a margine della riunione sul deposito di rifiuti nucleari convocata dall’assessore Alberto Samonà, cui hanno partecipato i soprintendenti delle provincie di Palermo, Trapani, Caltanissetta e la direzione del Parco archeologico di Segesta.
“Sappiamo che il gruppo parlamentare all’ARS di Diventerà Bellissima ha annunciato un ddl per lo stop in Sicilia alla presenza – anche temporanea – di materiale radioattivo non prodotto nell’Isola – continua Dipasquale -. Il gruppo DB, invece, farebbe meglio a chiedere il coinvolgimento dell’intero Parlamento siciliano per trattare l’argomento in modo serio e completo. Siamo terrorizzati dall’idea che possa esistere una condivisione di fondo che suggerisce “ammuina” su un fatto così grave. I siciliani si aspettano iniziative più vere e più rispettose della dignità di tutti gli isolani. Vogliamo il coinvolgimento delle persone non dei soli funzionari dipendenti dal sistema politico. La Sicilia ha finito di dare! Non vogliamo continuare ad essere considerati colonia! Le fabbriche che da noi producono materiale radioattivo sono il risultato di speculazioni capitalistiche di non siciliani. Basta”.