L’affondo di Giarrusso contro i vertici regionali dei Cinque Stelle si allarga fino a Roma. E riguarda, ad esempio, la scelta del nuovo referente siciliano: “In Sicilia, senza che Conte abbia nominato i referenti locali, arbitrariamente si è preso il ruolo di referente Nuccio Di Paola, nominando addirittura -non si sa a che titolo!- un proprio collaboratore quale rappresentante del Movimento al tavolo delle regole per la scelta del candidato presidente della Regione”. Si tratta di Simone Morgana. Giarrusso racconta, inoltre, di essere stato escluso direttamente da Paola Taverna dalla gestione del tavolo per le amministrative di Palermo. Perché catanese. “Adesso succede che cinque nostri portavoce sostengano ad un evento elettorale il candidato di una lista concorrente, candidato peraltro incompatibile con le nostre regole e i nostri valori in quanto condannato- rilancia l’europarlamentare -. Cos’ha da dire la vicepresidente Paola Taverna, oggi? Cosa diranno i probiviri Danilo Toninelli, Barbara Flordia e Fabiana Dadone? Se qualcuno vuole ammazzare il Movimento e umiliare i cittadini che lo hanno reso grande, questo continuo sfregio delle regole è il modo migliore”..
Paolo Cesareo
in Il sabato del villaggio
Dino Giarrusso spara a zero sui vertici
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