Persino i bambinetti dell’asilo sanno che il Bullo non ha nemmeno un voto: per vent’anni ha inseguito affari, consulenze, parcelle milionarie. Ora però tenta il salto e si propone come leader della minoranza che vuole scalzare Gianfranco Miccichè e conquistare il vertice di Forza Italia. Va e viene da Roma. Simula incontri e amicizie. Millanta. Tresca. Complotta. Ma deve fare i conti con due concorrenti. Anche Renato Schifani, al quale resta solo l’araldica di ex presidente del Senato, crede di avere i titoli per mettersi alla testa dei ribelli. E poi c’è Marcello Dell’Utri. Che dopo un lungo calvario giudiziario, ha appena ritrovato il gusto della politica. Organizza incontri, cene, pranzi. E quando la maggioranza dei berluscones boccia Nello Musumeci lui si attovaglia con il Governatore e lo rassicura sulla ricandidatura. Devoto ma senza un voto. Allons enfant.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Devoti ma senza voti. Un trittico per la Sicilia
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