Una serie tv sul dramma di Denise

Il giallo di Denise Pipitone, scomparsa da Mazara del Vallo quando era solo una bambina, l’1 settembre 2004, diventa una serie tv in quattro episodi. Il primo andrà in onda sabato prossimo sul canale Nove (e in anteprima da ieri, in streaming, su Discovery +). La mamma Piera Maggio, che non ha mia smesso di cercarla, aveva anticipato la notizia sui social: “E’ stata creata per noi con lo scopo di raggiungere più Paesi per la ricerca di Denise. La nostra forte speranza è che possa essere vista ovunque, per fare in modo che qualche ragazza possa riconoscersi in lei”. La regia è stata affidata a Vittorio Moroni, 51 anni, già Nastro d’argento nel 2006 conquistato al David di Donatello come miglior regista esordiente. La serie è stata scritta con Simona Dolci ed è prodotta da Palomar DOC.

Piero Maggia si è aperta al Corriere della Sera: “La sogno e la penso piccola. Sogno che qualcuno suoni alla porta: è lei. Perciò non ho mai cambiato casa. Avrei voluto un’altra abitazione, un giardino per respirare senza essere vista. Non c’erano i soldi; ma soprattutto restava l’idea che un giorno Denise potesse ritrovare la strada di casa. Sono rimasta perché potesse tornare”. Sulla mattina del primo settembre: “Quella mattina avevo il corso d’informatica e Denise Faticava a lasciarmi andare. Le ho detto: “Mamma torna presto”. Mi ero presa agosto libero e lei si era abituata a stare ogni minuto con me. Dormivamo nel lettone. Ci siamo scambiate il nostro bacio a pizzicotto. Quella mattina le avevo dato il biberon”. E ancora: “Uno dei primi pensieri appena sequestrata è stato: chi le darà il biberon adesso? Ho pregato che qualcuno lo imparasse per porterlo fare al posto mio”. Paura di non riconoscerla? “La vera paura è quella di dimenticarla, di avere un ricordo via via meno nitido”.

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