Il primo ritardo sulla tabella di marcia è quello di Renato Schifani, che avrebbe dovuto nominare gli assessori già nel weekend. Dovrà prima attendere il regolamento di conti dentro Fratelli d’Italia, fissato per lunedì. E’ in atto un’insurrezione contro la pretesa (di Musumeci) di portare in giunta la moglie di Ruggero Razza, e soffiare il posto a uno fra Giorgio Assenza e Giusy Savarino. In realtà potrebbero saltare entrambi, se l’avesse vinta il ministro Lollobrigida, che insiste per assegnare una casella anche a Francesco Scarpinato (secondo dei non eletti nel collegio di Palermo). Significherebbe che i voti presi nelle urne non contano più nulla.
Mercoledì, per la seconda giornata campale a Sala d’Ercole, bisognerà scegliere anche i due vicepresidenti dell’Ars e i componenti del Collegio di Presidenza. Poltrone ambitissime (anche sotto il profilo economico) per le quali entrano in scena le opposizioni. Alla vicepresidenza dell’Ars (1.800 euro in più al mese) potremmo ritrovarci uno degli “allievi” di Cateno De Luca. Merito della trattativa – che nessuno dei deluchiani ha mai confermato – che ha portato all’elezione di Gaetano Galvagno. Metà della truppa di ‘Sud chiama Nord’, nel segreto dell’urna, si sarebbe espressa per il deputato di FdI, che infatti ha pubblicamente ringraziato l’ex deputato Danilo Lo Giudice, “un fratello”, per averci messo una buona parola.
De Luca, che in campagna elettorale era sempre sfuggito al compromesso col “buon Schifani”, definito “un monarca”, potrebbe passare all’incasso dopo essersi ammorbidito. Ma uno dei suoi – l’ex iena Ismaele La Vardera – potrebbe aspirare anche al ruolo di deputato segretario. Entrando così nell’organo di autogoverno dell’Ars (di cui fanno parte quattro segretari e due questori). Dipende da pesi e contrappesi, ma soprattutto dagli accordi che, a questo punto, coinvolgono anche la maggioranza: Fratelli d’Italia si troverà a dover ricambiare la cortesia ricevuta nei giorni scorsi per far eleggere Galvagno. Anche il M5s aspira a una carica di rilievo (Di Paola come vicepresidente dell’Ars). Mentre per Cateno le ultime indiscrezioni (de ‘La Sicilia’) parlano di una commissione dal peso notevole specifico: l’Antimafia. Pochi giorni e anche gli ultimi nodi di scioglieranno.