Si insedierà domani a Messina il neo-commissario per l’emergenza Covid-19, nominato dall’assessore regionale alla Salute. Si tratta della dottoressa Maria Grazia Furnari, alla quale sarà affidato il compito di coordinare tutte le attività di emergenza, in affiancamento dell’Asp di Messina, nonché in sostituzione dei dipartimenti di prevenzione e del territorio della medesima Azienda. Su disposizione del presidente della Regione ed in accoglimento della richiesta del Direttore Generale dell’Asp, Paolo La Paglia, l’assessore regionale per la Salute ha nominato una commissione ispettiva cui è affidato il compito di valutare l’attività svolta della direzione strategica aziendale al fine di assumere ogni iniziativa conseguente all’accertamento di eventuali responsabilità.
L’azione giunge dopo la provocazione del sindaco di Messina, Cateno De Luca, che aveva minacciato di occupare l’assessorato qualora La Paglia non fosse rimosso. “L’attenzione dell’assessorato per la Salute su Messina è massima – dice Ruggero Razza – non vogliamo che nulla sia lasciato al caso, tanto nella gestione dell’epidemia, quanto nell’accertamento di responsabilità in relazione ai molteplici profili che sono venuti in evidenza nelle ultime tre settimane. Il presidente della Regione ha disposto che fossero adottati immediatamente tutti i provvedimenti previsti dalla normativa vigente per valutare se vi siano state gravi violazioni della programmazione o gestioni non adeguate della epidemia”.
«Oggi – ha aggiunto l’assessore – la nostra priorità è dare immediata risposta ai cittadini. Non ci interessa la polemica politica, anche perché penso sia a tutti noto che da oltre una settimana a Messina è presente il mio staff per dare supporto ad un’Azienda la cui difficoltà organizzativa è molto antica ed è emersa con tutta la sua forza nel momento più concitato della emergenza sanitaria. Anche questa è una sfida nella sfida: operare per dare al territorio messinese, all’indomani del Covid-19, una struttura aziendale finalmente al passo con i tempi».
De Luca era stato durissimo: “Spendere circa 250 mila euro per un direttore generale che non sa amministrare neppure un condominio di Fiumedinisi (cioè mono familiare) non solo è una bestemmia ma mette a repentaglio la pubblica e privata incolumità. Tamponi che si perdono, rifiuti lasciati a casa delle famiglie in isolamento per Covid, inesistente gestione del tracciamento, falsi posti letto nelle terapie intensive. Ma cosa volete altro per prendere a calci in culo un incapace del genere? Di quali coperture politiche o delinquenziali gode questo personaggio? Avv. Assessore Ruggero Razza tra quanti nano secondi ci togli La Paglia dalle balle?”.
Alle polemiche innescate da De Luca sui social, aveva replicato lo stesso La Paglia con una nota: “Amareggiato, mi astengo dal commentare a caldo il linguaggio e le “circonlocuzioni” usate nei miei confronti, che grande turbamento e preoccupazione hanno prodotto ai miei familiari, riservandomi ogni successiva determinazione in merito. Ritengo singolare – spiega La Paglia – la coincidenza tra le “attenzioni mediatiche” che ha ricevuto la mia persona negli ultimi quindici giorni e la mancata mia firma di una proposta di delibera urgente che impegnava l’ASP di Messina in un contratto settennale con un impegno di spesa di oltre dieci milioni di euro. Ho immediatamente chiesto all’Assessore Razza, alle cui determinazioni mi rimetto con grande serenità, la nomina di una commissione regionale di verifica per accertare gli accadimenti relativi alla gestione dell’emergenza Covid 19 presso l’ASP di Messina”. Gli ispettori sono in arrivo: tra di essi Salvatore Scondotto, attuale presidente del comitato tecnico-scientifico della Regione per l’emergenza Covid.