Date tempo al tempo e vedrete che ogni scandalo si appanna e che ogni marciume si riassorbe. Prendete Maurizio Scaglione, il super pagnottista che ha incassato dalla Regione affidamenti diretti per oltre mezzo milione di euro. Non desiste e non si arrende. Anzi, per sottolineare che non gli manca la copertura di Palazzo d’Orleans, intervista il mandarino Marcello Caruso, coordinatore di Forza Italia. Oppure prendete Daniela Faraoni, assessore alla Sanità. Ordina ispezioni, traccia linee guida, tappa i buchi più vergognosi. Insomma fa di tutto pur di non licenziare Ferdinando Croce, il manager dell’Asp di Trapani che ha accumulato ritardi scellerati su 3300 esami istologici di altrettanti povericristi colpiti da tumore. Riuscirà a salvare l’intoccabile pupillo del potente Ruggero Razza, suo predecessore al vertice di Piazza Ottavio Ziino? Casta non mangia casta.
