Non è ancora chiaro quale strategia intenda adottare, o sta già adottando, la premier Giorgia Meloni, certo è che la pressione degli organismi internazionali – quelli che lei stessa in passato ha definito i “poteri forti” – sul Governo italiano e sulla legge di bilancio che si appresta a licenziare stanno gradualmente aumentando. Anche se non desta allarme ma solo attenzione, la risalita dello spread tra buoni del Tesoro e i bund decennali tedeschi a 200 punti base testimonia un crescendo nelle premure che i mercati stanno riservando ai titoli di Stato italiani. Un settimanale di riferimento per gli investitori come l’Economist ha pubblicato un articolo molto duro nei confronti della manovra che la premier e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti stanno acchitando in vista del Consiglio dei ministri di metà ottobre. Una legge di bilancio nella quale, al di là delle rassicurazioni chiaramente rivolte all’esterno, a Bruxelles e ai mercati, i conti non tornano, almeno stando alle regole in vigore o in discussione. “Meloni non si è resa conto di come i suoi piani di spesa siano insostenibili”, ha scritto il settimanale britannico. Continua su Huffington Post
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Dalla Bce all’Economist: i “poteri forti” lavorano Meloni ai fianchi
giorgia meloni
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