Rieccomi. Il giorno che Bernal Diaz del Castillo – esploratore spagnolo – sbarcò nell’ignoto mondo degli Atzechi temette per un momento di trovarsi di fronte a un feroce impero e di calarsi in un mondo dal quale non sarebbe uscito vivo. Invece scoprì che gli uomini di Montezuma arrivavano nei paesi assoggettati “alteri, eleganti, profumati e con una rosa dal lungo stelo nella mano”. Lo stesso magnifico stupore è toccato a me nel giorno in cui ho voluto esplorare il “feroce impero” della sanità. Mi sono trovato tra medici che non indossano solo il camice bianco della professionalità e del rigore scientifico. Tengono in mano, pure loro, una rosa dal lungo stelo. Una rosa preziosa. Che, con i petali impregnati di soave gentilezza e tenace umanità, spazza via i predicati molesti di giornate altrimenti votate alla malinconia. E’ successo alla clinica Candela. Grazie.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Dal fronte operatorio al fronte operativo
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