Una risposta pacata a una provocazione puntuta, quella di De Luca. Così è cominciata all’Ars l’esperienza di assessore all’Economia di Alessandro Dagnino, che il presidente della Regione, Renato Schifani, ha nominato al posto di Marco Falcone, dopo la sua elezione all’Europarlamento con 100 mila preferenze. Dagnino è entrato nel pieno delle sue funzioni giurando all’Ars. A Sala d’Ercole, dove per l’occasione si è palesato pure Schifani, ha promesso di non sottrarsi al confronto parlamentare. E ha affrontato a petto in fuori la questione più spinosa, sollevata dal leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca: ossia la restituzione della delega alla Programmazione, che Schifani sfilò a Falcone (anche perché di questioni extraregionali continua a occuparsi il suo consulente pagato a peso d’oro, Gaetano Armao).
Sul punto Dagnino ha spiegato, con eleganza, che “la legge prevede che quella delega sia attribuita alla Presidenza della Regione. In passato è stata assegnata all’assessore all’Economia ma questa è una facoltà attribuita per legge al presidente, non è anomalo che resti nelle mani del governatore”. Dagnino ha detto che non farà alcuna richiesta in questo senso: “Il presidente mi ha già largamente onorato della sua fiducia attribuendomi un gran numero di funzioni, lungi da me chiederne ancora”.