Il sindaco Leoluca Orlando ha finalmente realizzato – con il sostegno fattivo dell’Anas – un sogno che si porta dietro da almeno trent’anni: trasformare Palermo in un grande e mortificante Ucciardone. Da qualche giorno nessuno può più uscire da questa città. Se uno sventurato automobilista tenta di andare verso Messina o Agrigento trova davanti a sé due sbarramenti: il primo su ponte Corleone, sempre sul filo di crollare ahimè, e l’altro all’ingresso dell’autostrada, tra Ciaculli e Villabate, dove l’Anas ha pensato bene di risistemare il fondo stradale. Stessa disgrazia per il palermitano che voglia marciare in direzione di Trapani o di Mazara del Vallo: il muro da scavalcare si trova, sempre sulla Circonvallazione, all’altezza di via Principe di Paternò, dove c’è un altro dei tanti cantieri che da anni soffocano la viabilità. Da Palermo non si esce. Si evade.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Da questa Palermo non si esce, si evade
palermoviabilità
-
Articoli Correlati
-
Palermo, cade il veto FdI
Aeroporto, rientra RiggioBeata ragionevolezza. E beata la capacità, che ogni tanto la politica ritrova, di guardare agli…
-
C’è aria di festa
nel retrobottegaProvate e tendere l’orecchio verso Palazzo d’Orleans. Capirete, dalla musica e dal fracasso, che nel…
-
Il dritto e il rovescio
di uno spot di SchifaniDopo la giravolta sull’autonomia differenziata e la capriola sulla riconferma di Marco Betta al vertice…